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Gioia: Celebrato il funerale di Francesca Agresta

GIOIA TAURO (6 luglio 2011) – «Guai agli uomini perversi e sanguinari, era meglio per quegli uomini se non fossero mai nati». E’ questo uno dei passaggi più forti dell’omelia (ascolta) del parroco del Duomo di Gioia Tauro, don Francesco Laruffa,  durante la celebrazione dei funerali di Francesca Agresta, la ragazza barbaramente uccisa sabato scorso.

don Francesco Laruffa

La chiesa gremita di parenti e familiari ha accolto la bara intorno alle 15. La celebrazione è avvenuta nel tardo pomeriggio alle 17, mentre nelle ore precedenti è stata istituita, sempre all’interno della chiesa, la camera ardente.
«Ho scelto la pagina della parabola della pecorella smarrita, nonostante sia inusuale, perché ci troviamo in uno smarrimento tra tragedia e speranza – ha detto ancora il sacerdote – è necessario liberarci dall’odio, dal rancore, e dai giudizi, ora è il momento del silenzio».

Grande compostezza tra i familiari e gli amici della vittima, a cui sono giunte parole di conforto. La comunità ha partecipato impietrita e in silenzio alla cerimonia.
Commossi gli amici della ragazza, che al termine della celebrazione hanno letto una lettera di saluto e addio all’amica. Palloncini bianchi sono volati in cielo all’uscita della bara dalla Chiesa.
Durante le ore della celebrazione e della camera ardente la maggior parte delle attività commerciali è rimasta chiusa per partecipare al lutto cittadino indetto dall’amministrazione comunale.

Angela Angilletta

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