Gli agenti della polizia locale di Palmi, diretti dal maggiore Francesco Managò, hanno arrestato un uomo di anni 59, colto in flagranza del reato di furto aggravato di acqua e di energia elettrica.
L’arresto è giunto al termine delle attività di controllo del territorio finalizzate a contrastare il fenomeno, purtroppo dilagante nel periodo estivo, della carenza idrica in alcune zone della città, dovuta ad un uso improprio dell’acqua potabile o all’illecita sottrazione alla collettività.
E proprio durante uno di questi controlli svolto alla Marinella, in un terreno vasto utilizzato dall’uomo poi arrestato quale rifugio, area giochi, ricovero di attrezzi e coltivazioni agricole, gli agenti di polizia locale hanno notato che l’area era servita da illuminazione elettrica (vi erano diversi punti luce ed elettrodomestici) e da acqua per uso domestico ed irriguo. Per quanto concerne la rete idrica è stata notata su un lavandino posto all’ingresso dell’area, dietro il cancello, la presenza di un tubo di grosse dimensioni che attraversava il muro e forniva i rubinetti.
Da lì si dipartivano diversi tubi in gomma che poi confluivano nelle varie zone e che venivano utilizzati per usi irrigui e per alimentare il servizio igienico. Tutti i punti acqua risultavano forniti e l’acqua scorreva abbondantemente.
L’intervento dei tecnici dell’Acquedotto “Vina” ha dimostrato che l’uomo aveva realizzato un allaccio abusivo sulla rete idrica comunale e precisamente, sulla condotta che forniva l’acqua ad altra utenza regolare, era stato realizzato un bypass prima del contatore attraverso la manomissione della stessa condotta e l’innesto di un raccordo a “T”, dal quale si dipartiva poi un tubo che andava a servire l’area utilizzata.
Per quanto attiene all’energia elettrica, gli agenti hanno rilevato che l’uomo utilizzava i punti luce e la radio attraverso un interruttore artigianale dal quale si dipartivano dei cavi elettrici bipolari che fuoriuscivano dall’area. Giunti sul posto, i tecnici ENEL dopo aver effettuato le verifiche, riscontravano che il cavo che partiva dall’interruttore posto dentro la proprietà, andava verso l’esterno ed attraversava il muro fino a innestarsi alla rete elettrica ENEL a circa 6 metri di distanza, prelevando abusivamente energia elettrica.
Considerata la gravità dei reati, l’uomo è stato posto ai domiciliari su disposizione del pubblico ministero Giorgio Panucci.
Questa mattina, in tribunale, si è tenuto il giudizio direttissimo a seguito del quale il giudice Alberto Romeo ha proceduto alla convalida dell’arresto, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.