C’è anche il neo consigliere regionale di maggioranza e sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte Domenico Creazzo tra le persone finite ai domiciliari nell’operazione “Eyphemos” della Squadra Mobile e della Polizia di Stato.
Creazzo è esponente di Fratelli d’Italia.
L’accusa è di voto di scambio elettorale politico mafioso.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, Creazzo, nel coltivare e realizzare il progetto di candidarsi e vincere le elezioni regionali dello scorso gennaio, si sarebbe rivolto alla ‘ndrangheta, attraverso il fratello Antonino Creazzo, in grado di procacciare voti, in cambio di favori e utilità, grazie alle sue aderenze con figure apicali della cosca Alvaro, al fine di sbaragliare gli avversari politici.
Ci sono anche altri politici coinvolti nell’inchiesta della Dda reggina.
Si tratta di Cosimo Idà, vice sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, considerato il capo promotore ed organizzatore dell’associazione mafiosa, artefice di diverse affiliazioni che avevano determinato un forte attrito con le altri componenti del locale di ‘ndrangheta eufemiese e l’alterazione degli equilibri nei rapporti di forza tra le varie fazioni interne allo stesso.
Con la contestazione di partecipazione all’associazione mafiosa sono stati arrestati il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Alati, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico ingegnere Domenico Luppino, referente della cosca in relazione agli appalti pubblici del comune e Domenico Forgione detto “Dominique”, consigliere comunale di minoranza, che aveva il compito di monitorare gli appalti del comune per consentire l’infiltrazione da parte delle imprese riconducibili alla cosca eufemiese.