Sulle strade, nelle baraccoppoli, negli insediamenti precari, capita spesso che il distanziamento sociale, i dispositivi di protezione, gli alberghi sanitari, le stesse cure più essenziali, siano concetti del tutto inaccessibili.
Se il COVID-19 è entrato nelle nostre vite come uno tsunami, per chi vive sulla strada, gli effetti possono essere ancor più devastanti. In questa pandemia le persone più vulnerabili, siano esse italiani o stranieri, sono ancora più sole, disorientate e senza difese. Sono più esposte al rischio di contagio e non hanno la possibilità di proteggersi.
La seconda ondata registra un aumento dei casi di contagio e una situazione difficile da gestire. Con l’arrivo dell’inverno, la sanità territoriale non ha ancora previsto un piano specifico per le persone senza dimora e in grave precarietà abitativa: un’emergenza nell’emergenza.
Medici per i Diritti Umani lancia la campagna #orapiuchemai perché mai come in questo momento dobbiamo dare senso alla parola solidarietà nelle nostre comunità e riaffermare la vocazione universale della nostra assistenza sanitaria.