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Emergenza Sanità, Anastasi: «Santelli ascolti il Consiglio regionale e faccia la voce grossa col Governo»

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«L’appello che avevo lanciato una settimana fa sulle insostenibili criticità della sanità calabrese è stato accolto dalla maggioranza dei consiglieri regionali, ora però è necessario che la presidente della Regione Jole Santelli, la cui assenza si avverte in Consiglio regionale, riconosca e rafforzi il ruolo della massima Assemblea legislativa calabrese facendosi sentire in sede di Conferenza Stato-Regioni».
 
È quanto dichiara il capogruppo di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che così commenta l’approvazione della mozione presentata dal consigliere regionale Carlo Guccione sull’utilizzo dei fondi provenienti dal Mes per risollevare la sanità calabrese.
 
«Il segnale arrivato dalla seduta del Consiglio regionale di ieri – prosegue Anastasi – era proprio quello che avevo auspicato nei giorni scorsi: chi ha il compito di rappresentare gli interessi del popolo, al di là delle casacche di partito, non può far finta di niente mentre sui territori pazienti e operatori sanitari sono costretti a fare i conti con situazioni non degne di un Paese civile. Non è possibile, come accaduto di recente nella Piana di Gioia Tauro, di domenica ci sia una sola ambulanza a disposizione per un’area in cui vivono 180mila persone. Non è accettabile, come accade per il Centro di Neurogenetica di Lamezia Terme, che si vada a smembrare un polo di eccellenza che rappresenta una speranza per decine di migliaia di malati di Alzheimer. Non è pensabile che nel reparto di Cardiologia di un presidio come quello di Polistena, unico “grande” ospedale rimasto funzionante nella Piana, non ci sia il servizio di Emodinamica che può salvare moltissime vite umane». 
 
«Sono solo alcuni esempi – spiega il capogruppo di IRIC – delle tante disfunzioni della sanità calabrese, a fronte delle quali, però, non sembra possibile avere alcun confronto con i commissari che guidano le Asp né tantomeno con la Struttura commissariale che decide le sorti del Servizio sanitario regionale. Sia i rappresentanti istituzionali che gli operatori del settore non trovano interlocutori che li ascoltino. A fronte di questa situazione, che non fa che aumentare l’emigrazione sanitaria verso le altre Regioni, è dunque necessario che la presidente Santelli raccolga le determinazioni assunte democraticamente dal Consiglio regionale e faccia la voce grossa con il Governo centrale affinché si ascoltino le richieste d’aiuto che arrivano dai territori e si eliminino le disuguaglianze tra Regioni. Sono certo – conclude Anastasi – che la presidente della Regione non mancherà di dimostrare la sua particolare sensibilità verso un problema che tocca quotidianamente tutti i calabresi».

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