Adesso c’è l’ufficialità: Pino Ippolito è tra i candidati a sindaco alle elezioni della prossima primavera per il rinnovo del Consiglio comunale a Palmi. Una candidatura che nasce da oltre cinque anni di impegno sociale, e alla guida del Circolo “Armino” di cui è coordinatore e attraverso la denuncia pubblica veicolata dal mensile “Azione Metropolitana”.
Nel corso di una conferenza stampa aperta alla città, Pino Ippolito ha dunque confermato il suo impegno “per una Palmi ordinaria”, presentando un programma elettorale che è più un progetto per dare nuovamente vigore a Palmi.
“Il nostro progetto è il frutto maturo di una intensa attività di incontri e del lavoro di tanti anni – ha detto Ippolito in conferenza stampa – Abbiamo sviluppato un progetto non per la città, bensì un progetto di città che parte da una riflessione obbligatoria sulla situazione attuale”.
Situazione che è sotto gli occhi di tutti: strade dissestate al limite della praticabilità, verde pubblico inesistente, illuminazione quasi assente, scarichi abusivi in mare, discariche a cielo aperto. Una condizione che rende difficile programmare, ma che non può impedire a chi entrerà a palazzo San Nicola di mettere mano a nuovi progetti e nuove idee, senza limitarsi alla ordinaria amministrazione.
“Siamo consapevoli del fatto che la città sia preda dell’abbandono e delle pratiche clientelari che negli anni hanno avuto il sopravvento svuotando le casse comunali – ha detto ancora Ippolito – ma non dobbiamo sottovalutare un’altra crisi ben più grave, che è la crisi morale: dal 2012 ad oggi abbiamo assistito all’arresto di un consigliere comunale e di un assessore, a vicende giudiziarie che hanno coinvolto i familiari di un ex vicesindaco, e tutto ciò è inammissibile”.
Una lunga carrellata di slide proiettate su uno schermo, con dati ufficiali alla mano, ha mostrato la “vita” del Comune di Palmi, le entrate e le uscite; è emerso che Palmi spende male il suo denaro, con un impegno di denaro che non è giustificabile, alla luce dei risultati ottenuti. Si spende tanto e male per il verde pubblico, si spende altrettanto male per l’illuminazione pubblica, i contributi alle associazioni cittadine e la spesa sociale sono identiche. Di contro le entrate sono esigue: manca la voce delle entrate provenienti da Enti sovraordinati (Europa, Stato, Regione…) ed in una situazione difficile, in cui gli Enti locali dispongono di un numero sempre minore di risorse, non è ammissibile perdere finanziamenti importanti.
“C’è una Palmi ordinaria che vogliamo risanare – ha detto ancora Pino Ippolito – una Palmi che vogliamo veder crescere ed una Palmi futura, che passa per l’adozione di politiche eco sostenibili, che guarda all’ambiente, che punta su pesca ed agricoltura, sul commercio e sulla pratica del bello, sul rigore e sulla trasparenza. Ma la Palmi del futuro non può fare a meno di una risorsa importante: gli abitanti”.
La città ha negli anni visto diminuire gli abitanti; chi ha potuto è andato via con il risultato che Palmi ha oggi un numero di residenti che è molto più basso di quello di qualche anno fa. “Per contrastare questa tendenza e far rivivere la città – ha detto Ippolito – Palmi ha necessità di aderire ai progetti Spraar, invitando rifugiati e richiedenti asilo a risiedere nel suo territorio, offrendo loro la possibilità di prendersi cura di alcune aree della città ed inserirsi nel tessuto sociale, come avviene in molte realtà pianigiane”.
La conferenza stampa si è conclusa con un invito alla città: “Questo è il momento di portare il cambiamento a Palmi, e per farlo abbiamo bisogno che il vostro sostegno si discosti dalla logica del voto al parente o all’amico, e abbracci l’idea che un cambiamento è possibile con i programmi giusti e con le persone giuste”.