HomePoliticaElezioni a Gioia Tauro: le dichiarazioni di Schiavone sull'apparentamento

Elezioni a Gioia Tauro: le dichiarazioni di Schiavone sull’apparentamento

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Ad ormai una settimana dal voto, Rosario Schiavone rilascia una dichiarazione. Riportiamo fedelmente le parole:

“Ascoltare, analizzare i dati, ragionare, fare degli accordi quando ci sono i presupposti, le condizioni, questo è ‘fare’ politica.
Dopo esserci confrontati con tutto il gruppo di sostenitori insieme a Natina Stillitano, già eletta consigliere comunale ed a tutti gli altri candidati delle liste di Alleanza Gioiese e Tradizione e Innovazione.
Abbiamo inteso rispondere in questi giorni alle richieste d’incontro pervenuteci, sia dei vertici politici di uno schieramento impegnato al ballottaggio, sia direttamente all’altra candidata avversaria.
Il responso delle urne è stato chiaro, come chiara è la posizione terza che abbiamo assunto per tutta la campagna elettorale rispetto alle due candidate ora giunte al ballottaggio.
Abbiamo più volte sottolineato come primo obiettivo del nostro progetto il rinnovamento della classe dirigente e soprattutto del consiglio comunale.
Abbiamo detto che, fermo restando la stima per i candidati a Sindaco, avevamo ed abbiamo grosse perplessità rispetto alle squadre ed ai rispettivi progetti.
Tuttavia, noi crediamo che, avendo conquistato uno spazio molto importante, uno spazio che con un altro sistema elettorale, di tipo proporzionale e non maggioritario con premio di maggioranza, col vecchio sistema per intenderci, ci avrebbe proiettato di diritto al governo della città.
Non possiamo a priori rinunciare all’esercizio di questo mandato, sarebbe un atto di deresponsabilizzazione nei confronti dei tanti elettori che ci hanno votato.
Per come interpretiamo noi la politica, fare finta di non leggere questo dato, fare finta di non accorgerci della parità sostanziale delle due avversarie e quindi del grande peso che abbiamo in questo momento, sarebbe stato da vigliacchi.
Quindi non abbiamo potuto fare a meno di ascoltare e confrontarci.
Alla luce degli incontri che ho avuto, su indirizzo della nostra assemblea congiunta, ho proposto come base per l’avvio di una discussione l’apparentamento, ritenendolo l’unico strumento in grado di poterci fare incidere veramente nel governo della città, che è anche l’unica condizione a cui abbiamo subordinato il nostro sostegno. È finito il tempo degli accordi nei salotti, per noi la politica è fatta solo di atti pubblici e trasparenti.”

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