Associazioni e un popolo inascoltato. Perché? Non entrò in merito ai motivi o situazioni politiche. Non mi compete.
Mi chiedo: le bellezze naturali dei nostri centri già provati, dovranno continuare a subire ancora alterazioni?
Ci si sta muovendo per fare in modo che le bellezze artistiche e il patrimonio culturale dei nostri ambienti ricevano la dignità che meritano, perché, allora, non fare in modo che anche l’ambiente dove tutti noi viviamo, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo siano pure e non contaminate?
“Non c’è un futuro buono per l’umanità sulla terra, se non ci educhiamo tutti ad uno stile di vita più responsabile nei confronti del creato”, lo ha ricordato Papa Francesco.
L’uomo deve lealmente interrogarsi sull’avvenire terrestre dell’umanità (cf. Paolo VI, discorso all’Accademia delle Scienze del 19 aprile 1975) e concorrere a preservarlo, a eliminare i rischi ed a prepararlo.
Ribadisco, come Pastore di queste Comunità, il mio NO. Sarà una voce singola? Intanto la elevo.
Il problema della custodia e del rispetto del creato riguarda non solo chi ha responsabilità nella società, ma tutti.
La necessità di un’educazione al rispetto della natura e di prevenzione di ciò che ne turba gli equilibri, rimane un impegno di tutti. Nessuno escluso
Don Domenico Caruso
Rettore della Basilica della Madonna dei Poveri di Seminara
Parroco delle Parrocchie dell’Immacolata Concezione e di Sant’Anna di Seminara