“Oggi benediciamo questa bella immagine, ma soprattutto è una benedizione su ciò che fissando lo sguardo quest’opera d’arte può ispirare”.
È con queste parole che il Vescovo della diocesi di Oppido – Palmi Francesco Milito, ha fatto riferimento al quadro raffigurante la Virgo Fidelis, donato all’Arma dei Carabinieri dalla Parrocchia di San Gaetano Catanoso e realizzato da Graziella Papalia, racchiudendo così in un unico concetto il lavoro svolto dalla pittrice, e quello che quotidianamente svolgono gli uomini dell’Arma nell’interesse della comunità.
Ieri mattina infatti, la sede del Gruppo di Gioia Tauro ha aperto le proprie porte alla visita pastorale del Vescovo accompagnato dai parroci e dai sacerdoti di Gioia Tauro. Il tutto ha avuto luogo alla presenza dei carabinieri rappresentanti il Gruppo stesso e delle dipendenti compagnie di Gioia Tauro, Palmi e Taurianova.
E dopo aver illustrato i locali della caserma, e aver dialogato in un clima di serenità e confronto costruttivo di alcune problematiche legate al territorio, ha avuto inizio la consegna ufficiale dell’opera, spiegata direttamente dall’artista.
“Ho accettato con piacere l’invito di don Giovambattista a dipingere questo quadro, – ha detto la pittrice – perché il pensiero che un mio dipinto potesse essere posizionato in un luogo di legalità e di giustizia mi riempiva di orgoglio. Così ho studiato e mi sono impegnata. Mi sono emozionata nel dipingerlo e se ho emozionato anche voi, ho raggiunto il mio obiettivo”.
Significativo l’intervento del Tenente colonnello Andrea Milani, che con gentilezza e determinazione ha parlato ai suoi ospiti.
“Io e i miei carabinieri siamo vicini alla chiesa, – ha detto rivolgendosi al Vescovo – sia come persone, ma soprattutto come figure istituzionali. Siamo vicini alla chiesa anche per ricevere tutte quelle richieste di aiuto che tramite voi possono arrivare a noi per aiutare la popolazione tutta”.
“Lei é riuscita ad emozionarmi. – ha detto invece alla pittrice – È riuscita a rappresentare l’Arma dei carabinieri e che cosa un cittadino di Gioia Tauro o della Piana vede nell’Arma dei Carabinieri. Non c’è un comandante o un colonnello, ma un comandante di stazione con un suo carabiniere. E di questo la ringrazio infinitamente”.