Il tre giugno scorso, l’AABAC (Associazione Abbattimento Barriere Architettoniche Calabria) sezione palmese, ha chiamato al confronto i candidati a sindaco della città nel Salone Pio X, dove Don Sivio Misiti, il padrone di casa, con il suo saluto ha dato il via ai lavori.
Con questa iniziativa l’Associazione si è inserita con decisione e a pieno titolo nel dibattito politico-elettorale che in questi giorni anima la vita cittadina. L’AABAC, presieduta da Giancarlo Simonetta, si è presentata all’incontro con uno slogan significativo ed esemplificativo del suo impegno in città: “Dal Sant’Elia allo Scoglio dell’Ulivo senza barriere”, con la proposta di uno strumento operativo che consiste nella istituzione di una cabina di regia per la Total Equality per la promozione della qualità della vita attraverso l’accessibilità e la fruibilità, il modo di vivere confortevole e contare su una migliore qualità della vita percepita.
Nel corso della manifestazione sono state ricordate le numerose iniziative messe in atto dall’associazione come quella della donazione di un mezzo di trasporto per disabili al servizio del cimitero della città. Alla manifestazione, alla quale erano presenti numerosi cittadini, hanno preso parte anche i candidati alla carica di sindaco. Erano assenti solamente Ranuccio e Trentinella.
La discussione ha chiarito molti aspetti dei temi proposti all’attenzione dei presenti, tutti legati alla accessibilità ed alla fruizione, ed ha messo in luce le molteplici forme, anche quelle apparentemente invisibili con le quali si presenta il complesso e variegato mondo delle barriere architettoniche. Perché ci sono barriere visibili ma anche barriere invisibili ma non meno devastanti delle prime e che concorrono a rendere difficile la vita non solo ai disabili. Un argomento che ha trattato con molta efficacia il presidente nazionale di FIABA, (fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) che è un’organizzazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo quello di promuovere l’eliminazione di tutte le barriere fisiche, culturali, psicologiche e sensoriali per la diffusione della cultura delle pari opportunità a favore di un ambiente ad accessibilità e fruibilità totale secondo i concetti di “Design for all” e “Universal Design” alla quale AABAC – Palmi è associata.
Il presidente fiaba Giuseppe Trieste ha spiegato che la prima barriera è quella culturale, una barriera subdola, spesso ammantata di buonismo e buone intenzioni che ha fatto del disabile un cittadino diverso dagli altri ed ha concorso a creare una gabbia d’orata che va assolutamente smantellata. Il disabile non è un cittadino diverso, ma semplicemente un cittadino che ha bisogno di attenzioni maggiori per poter stare insieme agli altri. I temi della disabilità, ha aggiunto Trieste, sono portatori di valori che la cultura edonistica e consumista di questi anni ha dimenticato a svantaggio di tutti e perciò attualissimi e adatti a ripensare una diversa e migliore qualità dell’ambiente urbano e dei servizi al cittadino. Per questo motivo è nato il protocollo per la Total Quality, già adottato anche da numerose città piccole e medio grandi, dove gli effetti del protocollo sono già visibili in termini di miglioramento globale della qualità della vita.
I candidati a sindaco presenti, Silvana Misale, Aldo Trimboli, Pino Ippolito e Mimma Di Certo, hanno tutti apprezzato l’iniziativa di AABAC e si sono detti pronti a rendere operativo il protocollo, se eletti, oltre ad impegnarsi a collaborare fattivamente sulle tematiche trattate durante il corso del convegno.
Un bel risultato per AABAC e un bel traguardo da raggiungere per la città di Palmi.