GIOIA TAURO – Pochi minuti fa il primo dirigente del commissariato di Gioia Tauro Pietro Paolo Auriemma ha convinto i manifestanti del comitato di quartiere Fiume a fare entrare le autocisterne all’interno del depuratore.
Auriemma ha garantito agli esponenti del comitato di quartiere Fiume il massimo impegno sulla questione e si è impegnato a organizzare un servizio interforze in grado di analizzare il contenuto delle autocisterne che arrivano a Gioia Tauro, in modo da fugare i dubbi dei cittadini
La trattativa si è conclusa dopo un lungo confronto che si è svolto davanti ai cancelli gestito dalla Iam.
La protesta si era inasprita poco prima delle 14 quando le autocisterne sono state bloccate all’esterno dell’impianto. I manifestanti avevano dato vita al sit in di questa mattina intorno alle 9.
L’obbiettivo è ottenere la chiusura della linea del depuratore che smaltisce i liquami provenienti da fuori regione.
La storica protesta degli abitanti del quartiere gioiese si è riacutizzata dopo che dalla Procura di Potenza è stata aperta una inchiesta perchè nell’impianto gioiese sarebbero state smaltire decine di migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi provenienti da Viggiano e classificati come non pericolosi.
I manifestanti hanno dichiarato di voler proseguire il sit-in fino a quando “il presidente Oliverio non revocherà l’autorizzazione allo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle autocisterne”.