GIOIA TAURO – A distanza di una anno dall’incontro che avrebbe dovuto risolvere il problema dei miasmi provenienti dal depuratore di Gioia Tauro, la situazione non sembra essere cambiata. Tutt’altro.
Alla conferenza dello scorso novembre avevano partecipato il sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore, il tecnico esperto in impianti di depurazione Menotti Mainardi, che avrebbe dovuto porre riparo alla situazione nel giro di pochi mesi, e l’amministratore delegato della Iam, Domenico Mallamaci.
Stanchi dunque della situazione che si protrae da diversi anni, i comitati Fiume e Fiume – Tre Palmenti sono pronti a protestare.
“Bloccheremo i cancelli. Nessuno potrà né entrare e né uscire”, hanno detto, “se nel giro di una settimana non arriveranno risposte concrete”.
“Non sappiamo i camion che arrivano cosa trasportino. – ha detto Francesco Trunfio, presidente di uno dei comitati – Certamente non capiamo che senso abbia che vengano da Catania o da Bergamo per scaricare qui”.
“Il depuratore é un problema di tutta la città. – ha invece asserito Maria La Scala – Il sindaco continua a dire che il problema é risolto. Tutt’altro. Siamo stanchi e intenzionati a bloccare se la situazione non si dovesse risolvere entro pochi giorni. La gente continua ad ammalarsi in questa zona. – ha aggiunto – Tutto questo non può e non dev’essere normale. La colpa é degli stessi cittadini che ha tollerato fin troppo”.
Presente all’incontro voluto dai comitati anche il consigliere provinciale Rocco Sciarrone.
“Quella del depuratore é l’ennesima sconfitta dell’amministrazione Bellofiore. – ha dichiarato Sciarrone – il depuratore avrebbe dovuto soddisfare le esigenze di Gioia Tauro invece delle casse della Iam.
Bisogna trovare una soluzione. – ha proseguito – Se la Iam vuole continuare così deve compare le case dei residenti che nella zona non possono più restare a queste condizioni. E i delegato della Iam dovrebbero essere i presidenti dei comitati, invece di politici e appartenenti all’amministrazione”.
Gli abitanti della zona sono davvero arrivati al limite. “Non possiamo aprire le finestre delle nostre case e respirare aria pulita. – hanno detto – I miasmi che arrivano sono ormai diventati insopportabili. Abbiamo bisogno di risposte concrete e risolutive”.
Eva Saltalamacchia