DdL Calderoli, Conia pronto all’impugnazione e al referendum abrogativo

Per il sindaco di Cinquefrondi l'Autonomia differenziata comporterà "conseguenze disastrose"

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Pensa ad una richiesta di impugnazione del DdL Calderoli sull’Autonomia differenziata presso la Corte Costituzionale – disegno che, dopo aver ottenuto il via libera del Senato, lo scorso 23 gennaio, con la discussione, in questi giorni, a Montecitorio dovrebbe essere in dirittura d’arrivo anche alla Camera – con successivo referendum abrogativo il Sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, da sempre oppositore di un progetto che rischia di comportare «la fine della Repubblica una e indivisibile con, potenzialmente, 20 sistemi scolastici, 20 sistemi sanitari, 20 normative ambientali e di sicurezza sul lavoro, 20 gestioni delle infrastrutture». Una preoccupazione manifestata anche nel corso dell’audizione in Commissione Affari costituzionali nell’ambito dell’esame del disegno di legge dello scorso 14 marzo durante la quale Conia ha espresso un forte dissenso su un progetto che rischierebbe di compromettere in modo irreparabile il principio di universalità dei diritti soprattutto in ambiti particolarmente delicati. «A mio parere – ha sottolineato il sindaco di Cinquefrondi – è fondamentale riconoscere e garantire l’applicazione effettiva della Costituzione Italiana che, all’art. 119, sancisce l’istituzione di meccanismi di perequazione proprio per assicurare parità di diritti e coesione sociale» constatando la mancata presa d’atto, da parte del Governo, delle bocciature al DdL arrivate da ex presidenti della Corte Costituzionale come Paolo Maddalena, Giovanni Maria Flick e Ugo De Siervo, dal Dipartimento Affari Legislativi della Presidenza del Consiglio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, dalla Banca d’Italia, dalla stessa Confindustria ma anche dal mondo ecclesiastico – con le dure prese di posizione di mons. Savino e del cardinale Zuppi, rispettivamente vicepresidente e presidente della Conferenza Episcopale italiana – e persino dall’agenzia di rating internazionale Standard & Poor’s. «Delle 23 materie, ben 9 potranno essere devolute alle Regioni che ne faranno richiesta: Organizzazione della giustizia di pace, Rapporti internazionali e con l’Unione europea, Commercio con l’estero, Disciplina delle Professioni, Protezione civile, Previdenza complementare e integrativa, Coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, Casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, Enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Da queste derivano 184 funzioni che saranno immediatamente operative senza dover attendere il percorso della determinazione dei Lep. Noi continueremo a denunciare le conseguenze disastrose che l’autonomia determinerà sulle esistenze delle persone, ovunque risiedano, sulla istituzionalizzazione delle diseguaglianze già enormi che caratterizzano il Paese, sul bilancio dello Stato, sul caos amministrativo che provocheranno le 20 legislazioni diverse dei nuovi 20 staterelli» ha concluso Conia.