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Danneggiata nuovamente l’area picnic del Sant’Elia di Palmi

Dopo la Tonnara è toccato alla pineta del Sant’Elia che, ad essere precisi, aveva subito lo stesso “trattamento di riguardo” appena 2 mesi fa, nonché più e più volte in passato.

No, non stiamo parlando di interventi di abbellimento o di restyling, bensì di danneggiamenti.

Qualcuno che potremmo definire senza problemi vandalo, incivile, troglodita e via dicendo, ha ben pensato di danneggiare per l’ennesima volta l’area picnic della pineta a Sant’Elia, tagliando le sedute di due punti.

Il contrasto a questi fenomeni, che sembrano spargersi a macchia d’olio con una velocità preoccupante, è difficile.

È difficile perché in un mondo normale, civile, fatto di rispetto delle regole, nessun amministratore penserebbe mai di dover – tra i tanti problemi burocratici, ordinari e imprevisti – preoccuparsi anche di frange di incivili che a turno fanno razzie, oggi al mare, domani in montagna, dopodomani chissà, anche in pieno centro.

L’inciviltà ha un peso, sia sociale che economico, perché da un lato priva i cittadini di un servizio a loro destinato e dall’altro impone alle amministrazioni di affrontare di volta in volta spese per riparare di danni, sottraendo soldi alle casse comunali che potrebbero essere destinati per altri interventi.

Beh, sì, adesso si dirà che il rimedio ci sarebbe, che ad esempio le foto trappole possono essere una soluzione, ma davvero per avere un paese in ordine, pulito (ah sì, la pulizia… non tocchiamo questo tasto perché tra rifiuti abbandonati dove capita e bisogni di cani che i padroni non raccolgono, costringendo chi cammina a fare slalom continui) dobbiamo essere controllati a vista?

No, non dovrebbe essere così in quel mondo normale di cui sopra; però non viviamo lì, viviamo in una realtà in cui purtroppo il senso civico non è qualcosa che abbiamo tutti, in cui servono le telecamere per tenere a bada gli istinti vandalici degli incivili di turno.

Bisogna capire che la bellezza e l’abbellimento sono elementi che ci fanno stare meglio, che danno decoro alla città in cui viviamo.

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