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Da Palmi il no alla discarica “La Zingara”: un consiglio comunale aperto a tutela della salute

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Il 19 luglio 2023 è stato convocato a Palmi un Consiglio Comunale straordinario per ribadire il no alla possibile apertura della discarica “La Zingara” in Melicuccà nei pressi della sorgente Vina.

L’illusione della vittoria della Città di Palmi al ricorso contro Metrocity, Arpacal e Regione Calabria, con la sentenza 285 del 2023 del TAR, non sembra essere bastata per scongiurarne l’apertura, poiché la Regione ha concesso per la discarica l’autorizzazione a impatto ambientale.

Per questo, su suggerimento del Consigliere Spampinato, è stato convocato questo Consiglio aaperto.

L’aula era semipiena: a rappresentare la Regione, i consiglieri di opposizione Amalia Bruni e Antonio Billari mentre per Comuni e associazioni limitrofe presenti Bagnara (sia con esponenti politici che con associazioni) e il sindaco di  Sant’Eufemia d’Aspromonte, che hanno fornito idee e contributi utili a fronteggiare questa minaccia al diritto alla salute.

«Un tema che non può e non deve trovare divisioni di sorta»: ha aperto così il dibattito il Presidente del Consiglio Comunale di Palmi, Francesco Cardone.

«Mi permetto di offrire uno spunto di riflessione sul tema – ha esordito Cardone – Il TAR afferma il principio di precauzione ambientale per prevenire rischi potenziali alla sanità pubblica. Il TAR dà una pronuncia definitiva e che è stata da alcuni totalmente disattesa. Fa obbligo di trattare provvedimenti adeguati al fine di prevenire rischi potenziali facendo prevalere i valori della sanità sugli interessi economici. Il TAR è andato oltre, ha accertato che la possibilità l’inquinamento delle falde più prossime ai siti di Melicuccà potrebbe determinare anche indirettamente la contaminazione della sorgente Vina e che sebbene la contaminazione non sia stata ad oggi rilevata vicino alla sorgente Vina occorrerebbero indagini più approfondite. Questa amministrazione ha svolto tutte le iniziative possibili; non è bastata la sentenza del TAR, non sono bastati i pronunciamenti da parte delle autorità penali. Come ultimo fatto, che ha spinto la convocazione di questo consiglio straordinario, sostiene il presidente Cardone, la concessione di autorizzazione della Regione Calabria a impatto ambientale probabilmente l’ultimo strumento, oltrepassato il quale, si potrà attivare la discarica, Saranno proposte iniziative pubbliche».

A seguire è stata esposta una proposta di deliberazione dal consigliere Virgillito, che dopo un excursus storico della vicenda ha detto: «Questa discarica si esaurirà in pochissimo tempo; provocherà un pregiudizio irreversibile alla sorgente Vina e alla salubrità dell’intero territorio confinante. Chiediamo il sostegno da parte di tutti i cittadini, da parte delle associazioni, da parte dei comitati da parte di illuminati consiglieri regionali. Chiediamo partecipazione popolare e istituzionale più larga possibile Gli obiettivi che ci poniamo sono due: impedire la riapertura e bonificare la vecchia».

È stata quindi la volta del sindaco Ranuccio, che ha ringraziato i presenti definendoli “parti sane della nostra comunità” e ha proseguito così: «Ho sempre manifestato, nella mia doppia posizione di consigliere metropolitano e di sindaco, la mia contrarietà all’apertura della discarica: una contrarietà che non è mai stata ideologica. Siamo gli unici che si sono esposti, abbiamo fatto ricorsi al ministro dell’Ambiente all’Ispra all’Arpacal non per vanagloria. Abbiamo scoperto di questa volontà della Regione Calabria non perché qualcuno ci ha interpellato. Stranamente siamo stati esclusi da qualsiasi ragionamento. Leggendo il bollettino regionale abbiamo appreso di una determina in cui la Regione affida l’ennesimo incarico ad uno studio tecnico di fare un resoconto di tutti gli studi negli ultimi 20 anni e alla fine invita questo professionista a individuare la strada per riaprire questa discarica».

Il dibattito è poi proseguito con il consigliere regionale Amalia Bruni, che ha definito questo Consiglio comunale «importantissimo». La Bruni ha ribadito l’importanza di conoscere ed essere assolutamente certi, prima che la discarica sia aperta che sussista una «situazione di tranquillità geologica e che questa sorgente non possa essere inquinata. Vi invito a porre un’interrogazione al consiglio regionale. Noi ci siamo e ci saremo sempre». Le ha fatto eco il consigliere regionale di opposizione Antonio Billari, vicino al Comune di Palmi in questa battaglia.

Anche Antonio Papalia, il presidente dell’associazione Maestrale di Palmi ha chiesto risposte alla Regione Calabria, come prima erano state chieste a Metrocity: «Io apprezzo la serità che ha avuto questa amministrazione di schierarsi contro Città Metropolitana; è folle pensare che Melicuccà possa essere ad oggi una soluzione. Sarebbe gravissimo se i tecnici si piegassero ed esigenze politiche o peggio se i politici si piegassero ai tecnici. Questo è un documento che serve a documentare le assenze ingiustificate, chi non è presente oggi, abbia almeno la dignità della vergogna», ha tuonato Papalia.

Di atteggiamento propositivo è stato Gianluca Maisano di Cittadinanza Attiva di Pellegrina di Bagnara, che sempre a proposito delle assenze, ha esclamato: «Quest’aula doveva pullulare di persone. Prima ancor di essere un problema costituzionale è un problema costitutivo per ogni singolo cittadino».

Contrario alla discarica anche Pietro Violi, sindaco Sant’Eufemia D’Aspromonte.

Era presente anche l’associazione Pro Salus di Palmi, rappresentata da Cesare De Marco chiede con forza che vi sia un piano di gestione dei rifiuti.

Altre proposte sono giunte da Carmelo Strangi dell’Associazione Nella Mia Città di Bagnara Calabra: «Stiamo giocando una partita in difesa, ma per vincere dobbiamo volgere lo sguardo verso il futuro».

Dal piglio provocatorio Ilaria Sorbilli, consigliere di minoranza e Capogruppo Forza Italia del Comune di Palmi.

Secondo la Sorbilli «giocare sul diritto alla salute per motivi politici non interessa alla gente».

Ciò che invece l’altra consigliera di opposizione presente, Bagalà si aspetta da questi consiglio è che si «faccia tesoro di tutto quello che è emerso nei validi interventi e nei punti di vista che sono sfuggiti».

Don Domenico Loiacono, parroco della Concattedrale San Nicola di Palmi, ha portato i saluti del vescovo Milito, riflettendo come questi temi collimino col contenuto dell’enciclica Laudato Sii di Papa Francesco

È quindi toccato all’assessore Alessandro Riotto: «Sulla situazione attuale posso denunciare una certa lentezza da parte delle istituzioni politiche. Il problema vero è che si andrà avanti così per anni perché qualcuno ha deciso che per bonificare 90mila metri cubi di questa vasca bisogna depositare 3000 metri cubi di materiale nuovo ai lati della discarica nuova».

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