GIOIA TAURO – La Cgil ha iniziato nel pomeriggio un presidio presso il varco doganale del porto durante il cambio dei turni di lavoro. Lo scopo dell’iniziativa è informare i lavoratori e sensibilizzarli sui temi della crisi che attanaglia lo scalo e l’area industriale.
«Abbiamo deciso di incontrare il maggior numero di persone durante il cambio del turno – ha affermato Salvatore Larocca, segretario generale della Filt-Cgil – perché la situazione è molto critica ed è necessario che tutti siano informati di questo».
Ai lavoratori che attraversano il varco viene distribuito un volantino che analizza la situazione attuale e chiede la partecipazione di lavoratori, istituzioni e cittadini per tenere alta l’attenzione.
«La mobilità è l’anticamera del licenziamento – ha detto ancora Larocca – ed è quindi una misura inaccettabile. Accogliamo con favore le iniziative intraprese per far partire la logistica ma al momento non rappresenta una soluzione in grado di risolvere la questione esuberi. Ora bisogna impegnarsi e spingere per aumentare il volume dei traffici. Il Governo dovrebbe puntare in maniera decisa sul transhipment, ma in questo senso per ora non è arrivato nessun segnale positivo».
In più occasioni riferendosi al porto, si è parlato di bomba pronta esplodere e in effetti la definizione non sembra esagerata. Agli esuberi prospettati da Mct bisogna aggiungere i lavoratori con contratti a tempo determinato che non sono stati rinnovati e i dipendenti delle aziende di rizzaggio, di manutenzione e di servizi e delle agenzie marittime che hanno chiuso o sono in stato di crisi. Inoltre per molti lavoratori anche la cassa integrazione è scaduta o sta per scadere.
Lucio Rodinò