Il Consiglio comunale di Cosoleto non sarà sciolto per mafia. Il procedimento prefettizio è stato definitivamente archiviato dal Ministero dell’Interno che ha emesso un decreto di “insussistenza dei presupposti per lo scioglimento del comune”.
Il Provvedimento è datato 6 ottobre e ripercorre le fasi dell’iter iniziato nel dicembre del 2010. Il Prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta aveva disposto la nomina di una commissione d’acceso sugli atti e provvedimenti del comune guidato dal sindaco Antonino Gioffrè sulla base di un’attività di monitoraggio, in epoca successiva all’insediamento del Consiglio comunale, eletto nella tornata di consultazioni amministrative del 13 e 14 aprile 2008.
I Commissari Prefettizi hanno iniziato ad ispezionare atti, delibere, determine, controllare le gare di appalto per i primi tre mesi del 2011. A marzo il Prefetto aveva prorogato l’attività di indagine, poi conclusa a giugno. Dalla relazione conclusiva è emerso che per l’amministrazione non sussistono elementi che comprovino tentativi di infiltrazioni e condizionamenti da parte delle organizzazioni criminali tali da incidere sulle procedure amministrative dell’ente civico e sugli indirizzi generali dati dagli organi elettivi comunali, incidendo sulla funzionalità e sul buon andamento della stessa Amministrazione.
Già il Prefetto di Reggio in data 28 luglio, dopo aver esaminato la relazione dell’attività di indagine sul municipio, aveva emesso il suo parere, inviato poi a Roma, con il quale non ravvisava gli estremi per lo scioglimento dell’assise comunale per infiltrazione mafiosa.
Tutto il procedimento poi è stato trasmesso al Viminale, che è l’organo che deve richiedere il travolgimento dell’organo consiliare, poi materialmente decretato dal Presidente della Repubblica. Ed entro i termini di legge (tre mesi) gli uffici del Ministero hanno archiviato il caso su Cosoleto.
La lente di ingrandimento sull’attività dell’amministrazione Gioffrè non ha comportato la sospensione della consiliatura e la successiva nomina ella Commissione Straordinaria. Un grosso sospiro di sollievo per il piccolo centro pre-aspromontano della Piana di Gioia Tauro guidato dal giovane sindaco.
Adesso con questo provvedimento la maggioranza potrà adesso tranquillamente amministrare, sempre nei limiti di un comune su cui il controllo della Prefettura non scemerà.
Alfonso Naso