Durante il consiglio infatti il sindaco Cosentino ha spiegato che «l’abbattimento degli eucalitpti si è reso necessario per la creazione di una nuova area di sosta destinata a pullman e mezzi di sicurezza. Un intervento – ha specificato – ragionato progettualmente e tecnicamente e positivamente valutato dalle autorità competenti».
La presenza degli alberi costituiva, dunque, un pericolo che mal si conciliava con le ragioni di sicurezza verso cose e persone. E’ stato inoltre affermato che la caduta del fogliame avrebbe potuto provocare danni strutturali al campo di calcio. «D’altra parte – ha aggiunto il primo cittadino – non si trattava di piante autoctone, nè sottoposte a vincoli particolari, ancor meno apprezzabili da un punto di vista tipicamente ambientale e la semplice potatura non avrebbe risolto il problema».
Secondo Cosentino l’azione, non eseguita direttamente dall’amministrazione comunale, è stata messa in atto in maniera del tutto regolare dalla società di calcio che attualmente e in via provvisoria ha la gestione della struttura in forza di una convenzione stipulata nei primi giorni di agosto.
«Era nostro dovere – ha aggiunto il sindaco – dare risposte concrete ai cittadini, era il tempo di fare e ce l’abbiamo messa tutta per regalare un sogno ai cittanovesi e permettere alla squadra di calcio di disputare in casa già la prima partita del campionato. L’obiettivo – ha espresso con soddisfazione – è stato raggiunto».
Il sindaco di cittanova, ha respinto categoricamente le accuse mosse di recente dalle forze di opposizione circa la scarsa attenzione verso l’ ambiente, il mancato rispetto della legalità, lo scarso senso democratico e ha aggiunto di più anche rispetto alle interrogazioni poste da tutte le forze politiche cittanovesi che chiedevano chiarimenti in merito all’accaduto.
«Questa vicenda – ha affermato – per le modalita con cui è stata veicolata è emblematica di una strategia ben precisa , un sistema che prende sempre piu i connotati di una macchina del fango nei confronti della persona del sindaco e dei suoi collaboratori. Discreditare – ha incalzato Cosentino – diffamare, insinuare dubbi, sporcare l’immagine degli amministratori proprio a partire da chi la guida è l’ indicatore di una brama di potere, di chi necessita di dominio e comando a tutti i costi”.
Francesco Cosentino ha ribadito con forza il concetto secondo cui: «per fare poltica occorre usare la dialettica e il confronto sui temi, rispettando l’avversario e ogni singolo cittadino, senza abusare di ruoli e posizioni minando la stabilità di organi democraticamente eletti».
E’ stato duro e diretto nell’affermare che i gruppi di opposizione nel corso della vicenda non hanno dimostrato alcun interesse per la comunità ma hanno agito con lo scopo preciso di aizzare l’ opinione pubblica con notizie fuorvianti e in modo strumentale contro chi amministra.
«Non c’e cosa più brutta – ha dichiarato – di quando la politica usa l’informazione per i propri scopi e per veicolare messaggi distruttivi».
Un passaggio breve diretto anche alla Chiesa che in questa vicenda ha preso una netta posizione quando durante la messa domenicale l’arciprete don Giuseppe Borelli ha chiamato in ballo associazioni e forze politiche sull’argomento.
A tale riguardo Cosentino ha ribadito il ruolo cruciale delle istituzioni ecclesiastiche per la realizzazione del confronto democratico e sereno di un paese e ha fatto proprie, citandole le parole di mons. Galantino che al quotidiano La Stampa dichiarava: “qualche ecclesiastico può essere tentato di dare vita a liste e soggetti politici locali, una strada a rischio perchè esposta ad essere facilmente smascherata nelle sue vere intenzioni. E’ una cattiva strada”.
Il sindaco ha concluso il suo intervento dichiarando: «Occorre salvaguardare l’immagine di Cittanova, è necessario ricordare i fondamentali della vita democratica e ribadire la funzione delle istituzioni. Cittanova che è stata, per lungo tempo, faro di progresso deve ritornare a scuola per imparare l’abc della democrazia”.
Elisabetta Deleo