GIOIA TAURO – Nuova protesta dei trasportatori della Piana contro la mancata applicazioni dei costi minimi. Da ieri hanno deciso di non effettuare alcun trasporto per tutte le agenzie del porto che rifiutino di applicare le tariffe minime previste dalla legge.
L’astensione dovrebbe culminare in una manifestazione pubblica in programma per lunedì 12 dicembre.
I trasportatori hanno deciso di fermare i propri camion, dopo aver ricevuto una lettera, in cui le case di spedizione che operano al porto chiedevano l’apertura di una trattativa sui costi minimi, dichiarando che la situazione di crisi e la forte concorrenza ne rendono difficile l’applicazione. Secondo le agenzie, inoltre, negli altri porti italiani i costi sarebbero più bassi.
Netta e senza possibilità di replica la risposta dei trasportatori arrivata dal rappresentante dell’Astra, Santo Bagalà: «Non applicare i costi minimi – ha dichiarato – ci renderebbe soggetti a sanzioni, le agenzie hanno fatto quindi una richiesta totalmente irricevibile. Abbiamo deciso di fermarci e di segnalare tutti i trasportatori che viaggeranno al di sotto dei costi imposti dalla legge. Inoltre -ha aggiunto Bagalà – non è vero che negli altri porti le tariffe siano inferiori, alcuni nostri associati fanno i sub vettori da altre parti e guadagnano il 20% in più rispetto ai prezzi imposti dai costi minimi. Per capire le ragioni della nostra protesta – ha concluso – basta pensare che a fronte di tariffe invariate, un viaggio fino a Catania, da Gioia Tauro, costa complessivamente al trasportatore 104 euro in più rispetto allo scorso anno».
Lucio Rodinò