“Avrei voluto contribuire alla gestione amministrativa di Palmi, cogliendo in pieno il momento cruciale che stiamo attraversando per poi realizzare l’auspicata ripresa della città, ma una serie di cause mi impediscono di fatto quanto propostomi”.
Con queste parole, riportate oggi dal quotidiano Gazzetta del Sud, Gaetano Topa si ritira dalla corsa a sindaco di Palmi che era stata promossa dai tre ex sindaci Domenico Alvaro, Nino Parisi e Bruno Galletta, spiegando i motivi del diniego in una lettera aperta indirizzata ai palmesi.
“Ho ricevuto un prestigioso incarico scientifico che mi porterà a continui spostamenti in Italia ed all’estero – spiega Topa – Una situazione assolutamente incompatibile con un eventuale incarico amministrativo di sindaco a Palmi. Auguro a tutti i candidati un in bocca al lupo e li invito a mettere da parte l’eccessiva autoreferenzialità e personalismo, ed a lavorare solo ed esclusivamente per il bene e l’interesse di Palmi”.
Topa avrebbe voluto contribuire in maniera incisiva alla crescita della città, ed aveva individuato già alcune priorità: vigilanza sul nuovo ospedale, rilancio del porto, ripresa turistica, adeguamento del Psc. Ha però fatto un passo indietro, senza però dimenticare di ringraziare “tutti coloro che mi sono stati vicini in questi mesi e coloro che mi hanno proposto a tale significativa carica”.
L’ex candidato a sindaco fa anche sapere che il suo impegno finalizzato al rilancio di Palmi non termina qui. “Metto a disposizione – aggiunge – nel limiti delle mie possibilità e delle mie convinzioni ideologiche di appartenenza ad un’area di centrodestra, che mi ha sempre caratterizzato, la mia esperienza ed il mio contributo gestionale ed amministrativo”.
Le ultime parole aprono le porte ad un possibile sostegno alla candidatura di Francesco Trentinella, consigliere comunale di opposizione nell’ultima sindacatura, ed oggi candidato a sindaco sostenuto da una coalizione civica.
Insieme a Francesco Trentinella parteciperanno alle elezioni Silvana Misale, Mimma Di Certo, Pino Ippolito, Giuseppe Ranuccio, Aldo Trimboli e Mimmo Solano.