Il percorso verso le elezioni amministrative 2024 della Città di Gioia Tauro è ormai ben delineato e i 4 contendenti alla carica di Sindaco iniziano ad incontrare la cittadinanza. Il primo comizio ufficiale è stato quello della preside, come è nota ai più per il ruolo che svolge, Mariarosaria Russo, dirigente scolastica alla sua prima esperienza elettorale, che nonostante la pioggia ha deciso di non rinviare il comizio, in segno di rispetto per i propri sostenitori, marcando anche decisamente la propria determinazione dicendo che non ci si può fermare al primo ostacolo.
Tanta gente è accorsa al comizio della Russo, seppur non si può definire un soldout, la piazza era abbastanza piena, tra sostenitori e curiosi, nonostante il meteo avverso, si può definire un successo, dal punto di vista delle presenze, questa prima uscita su una piazza pubblica.
Quello di Mariarosaria Russo è stato un one-woman show, nel corso del quale la stessa, seppur affiancata dai giovani candidati consiglieri, ha preferito essere l’unica a parlare, esponendo molte parti del proprio programma, che La Ginestra, la coaliazione creata dalla stessa e che la sostiene insieme alle liste Insieme per Gioia, Progetto gioiese, Rinascita gioiese, Partecipazione e democrazia, definisce Alfabeto Elettorale, dove ogni punto viene elencato associato ad una lettera, dalla A alla Z.
Apre con due concetti alla base dell’idea de’ La Ginestra, il primo, non me ne voglia la preside, nello stesso modo in cui chi scrive aprì la campagna elettorale del 2019 di Lino Cangemi con InnovaGioia e SiamoGioia, citando Dostoevskij e “la forza sconvolgente della bellezza”, il secondo esponendo l’idea della “rivoluzionaria della cultura”. Due elementi che sono, secondo Mariarosaria Russo, fondamenta per il risveglio delle coscienze e necessarie al raggiungimento di una svolta sociale ed economica per la comunità di Gioia Tauro.
La candidata a sindaco dimostra senza ombra di dubbio che la cultura le appartiene, i riferimenti e le citazioni auliche sono sempre al posto giusto nel momento giusto. Col suo tono pacato evita attacchi diretti ad altri candidati, se non un probabilmente una frecciatina all’ex Sindaco Renato Bellofiore, quando cita lo sperpero dei fondi Pisu dicendo: “agiremo di concerto con forze dell’ordine, prefettura e magistratura affinché non si ripetano episodi come quelli legati ai Pisu”.
Sulla parte pratica quelle della Russo a volte sembrano più promesse da politico, che vere e proprie opere realizzabili, sicuramente gli intenti sono dei migliori, lo dice chiaramente che è motivata dal desiderio di migliorare il futuro per le nuove generazioni, lo afferma dicendo: “L’ho fatto per i miei nipotini, per i nostri bambini e giovani. Vorrei essere una compagna di viaggio, come lo sono stata a scuola con i miei ragazzi”.
Ma probabilmente quando va sulle cose concrete si scontra con la realtà e con le possibilità, mostra il fianco facilmente quando parla del Porto e della Zes, cose non di competenza diretta dell’amministrazione comunale. Lo stesso fa quando dice che “a Gioia Tauro avremo i mercatini tutto l’anno come a Bruxelles”, come se a Gioia Tauro in rapporto alla capitale del Belgio mancassero solo i mercatini. Promette il “congelamento delle tasse per 6 mesi” e dopo indica che verranno pagati solo da chi ha “meno di 20.000 euro di ISEE, previo verifiche incrociate di specialisti del comune”, al di la della gerarchia delle leggi e delle fonti del diritto, ci si chiede con quali soldi il comune potrà poi fornire servizi. Altre grosse promesse, “l’Università de Mare” e un “un festival sul modello di Giffoni”, probabilmente due sogni su cui una amministrazione comunale può fornire le basi, ma a cui non compete la realizzazione. Parla del rigassificatore, dove a mio avviso vi è una gaffe espressiva, quando dice che a Gioia Tauro non ci sarebbero le persone competenti per lavorarci. Infine chiude con l’idea, già proposta diverse volte da diversi candidati negli anni, di un centro commerciale all’aperto in via Roma, in controtendenza a ciò che accade un poco ovunque, dove i centri si svuotano di negozi e si riempiono di attività, e di cui Gioia Tauro, con i pochi negozi rimasti attivati nel centro città, nè è esempio.
Chiaramente, le idee ci sono, al di la delle possibilità, il rilancio dell’economica locale su tutti è un punto fermo, con tanti sogni a supporto, così come lo è la più concreta tutela dell’ambiente, con una gestione corretta dei rifiuti e la bonifica delle aree inquinate, l’edilizia scolastica e l’istruzione su cui si vede nettamente la padronanza dell’argomento, e il potenziamento del porto attraverso rapporti istituzionali e collaborazioni con i terminalisti per proiettare Gioia su scenari internazionali
Ci tiene a ribadire Mariarosaria Russo che la legalità è un tema centrale del suo programma, in particolar modo, ribadendo quello che è di fatto la legge, dice che gli appalti pubblici devono essere assegnati in modo trasparente, soprattutto è molto diretta quando dice che bisogna concretizzare le opere pubbliche già programmate, si parla circa 76milioni di euro di fondi, molti provenienti dal PNRR.
Promette, previa autorizzazione dei familiari, come simbolo di riscatto per l’intera città, di cambiare il nome alla piazza dove sta tenendo il comizio, Piazza dell’Incontro sarà intitolata al medico Gigi Ioculano.
La chiusura è tutta per i candidati, nominati singolarmente e accompagnati dalla professione, e ove manca dal titolo di studio, come chiara dimostrazione che le componenti in gioco hanno dalla loro le giuste qualifiche per amministrare la città.
Il comizio si chiude tra gli applausi dei cittadini accorsi a supporto, tra cui si vedono diverse facce della vecchia politica e nuovi giovani interessati, incuriositi e coinvolti dal programma de’ La Ginestra. Mariarosaria Russo quale prima a fare un comizio pubblico ha dimostrato di non avere paura degli avversari, vedremo presto come si delineerà il percorso delle varie parti.