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Coltivavano 28 mila piante di marijuana: in manette 4 persone a Rosarno

immagine di repertorio

Quattro persone sono state arrestate ieri a Rosarno dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, per il reato di concorso in coltivazione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantità.

Si tratta di Domenico Arena 28 anni, e dei fratelli Biagio, Rocco e Rosario Arena, rispettivamente di 36, 31 e 39 anni, figli, questi ultimi, di Domenico Arena, 64 anni, considerato dagli inquirenti un esponente di spicco della cosca Pesce, coinvolto nell’operazione “All Inside”.

L’operazione, chiamata non a caso “We are family”per i legami di parentela delle persone arrestate, è stata condotta dai Militari dell’Arma di Gioia Tauro con il supporto del personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria, del Nucleo Elicotteri e delle unità cinofile di Vibo Valentia.

Gli inquirenti sono giunti agli arresti delle quattro persone al termine di un’indagine, partita nel mese di Agosto 2018 dopo il ritrovamento di una vera e propria distesa di terreno coltivata a marijuana (le piante trovate erano infatti oltre 28 mila, alte in media 1 metro e 70).

La piantagione, trovata in un fondo agricolo del Comune di Candidoni, è stata sequestrata; nell’occasione della scoperta, i militari hanno appurato che le piantine erano alimentate da un articolato sistema di irrigazione, e nascoste tra la fitta vegetazione circostante che ne rendeva complessa l’individuazione e l’accesso.

Lo stupefacente avrebbe consentito di conseguire profitti per oltre 3 milioni di euro.

Le quattro persone arrestate sono state condotte nel carcere reggino di “Arghillà”, a disposizione della magistratura.

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