CITTANOVA – La luce del presepe di contrada San Pietro si è accesa domenica 8 gennaio. Grazie all’impegno di tutti e al lavoro sinergico, tra Amministrazione Comunale, scuola e l’associazione culturale “San Pietro”, anche quest’anno, nonostante il mal tempo, il presepe vivente ha fatto arrivare in città decine di visitatori d’ogni luogo.
L’attenzione ad una fedele ricostruzione delle scene principali del presepe tradizionale: la corte del re Erode, il passaggio dei Magi, la stalla trasformatasi nella culla del Figlio di Dio, sono attorniate da scene di vita quotidiana. Dalla laboriosità dei pastori a dalla dignitosa vita contadina fino agli antichi mestieri. Fabbri, falegnami, vasai e tessitrici, imbastiscono un percorso che ci riporta indietro nel tempo.
Si intrecciano palme, nei mesi che precedono l’evento, si costruiscono capanne, e al mattino, prima che tutto abbia inizio, si impastano pane e zeppole, si fa il caglio per la ricotta, si prepara il forno fino a far diventare bianca la pietra e lo si inebria del profumo del sambuco…gesti antichi, che ci aiutano a capire il senso delle tradizioni e che fanno della contrada il luogo della ancora possibile socialità.
Un intero “villaggio” in trepidazione, pronto ad accogliere i visitatori, che anche quest’anno, dunque, non sono rimasti delusi, anzi più entusiasti di sempre, perché nonostante le condizioni atmosferiche avverse il risultato è stato davvero brillante.
Soddisfazione è stata espressa da sindaco Alessandro Cannatà, dall’assessore Giuseppe D’Angeli, dal preside Sorace e dal rappresentante dell’associazione culturale “San Pietro”, Antonio Loprevite, che nel ringraziare tutti per il lavoro lungo e, come sempre impegnativo, ha sottolineato il messaggio importante che iniziative come questa hanno: “c’è una popolazione che vuole far emergere il proprio territorio, trasmettere ai più giovani, partendo dai bambini il valore delle tradizioni ma soprattutto il valore della solidarietà e legalità”.
E “il mondo del presepe” è stato anche cantato e recitato dai bambini del plesso scolastico di contrada San Pietro “G. Curinga” che con dolcezza hanno dato voce al sogno di un mondo migliore, in fondo il senso della Natività è tutto lì…una nuova vita per un mondo migliore!
Maria Pia Tucci