CITTANOVA – Tre proiettili e minacce di morte rivolte all’intera famiglia: sarebbe questo il contenuto della busta indirizzata a Nino Cento, rinvenuta all’ufficio postale di Lamezia Terme che i carabinieri di Cittanova, hanno notificato qualche giorno fa all’imprenditore cittanovese.

A comunicare di aver ricevuto la minaccia è stato lo stesso Cento, durante un comizio che ha tenuto, ieri sera nella centralissima piazza Marvasi, di fronte ad un centinaio di cittanovesi.

Secondo quanto riferito dal palco, nel messaggio della minaccia si ordinava a Cento di “lasciare il paese, abbandonare l’attività imprenditoriale in località Zomaro e non recare alcun danno o disturbo all’amministrazione comunale”.

Il portavoce della cooperativa Zomaro Resort ha un rapporto molto conflittuale con l’amministrazione comunale e il comizio, in programma da diversi giorni, era stato organizzato per esternare ancora una volta il suo disappunto nei confronti del sindaco Cosentino e della sua giunta.

Nino Cento ha criticato aspramente il modo di agire degli amministratori e ha dichiarato: “a Cittanova è impossibile fare impresa, vige la legge dell’omertà. Oggi con molta tristezza dichiaro la fine di un sogno. Un progetto per cui ho investito quanto più ho potuto e non soltanto in termini economici”.

L’impreditore cittanovese ha annunciato che lunedì consegnerà le chiavi di Zomaro Resort al Prefetto, chiudendo così definitivamente con il progetto imprenditoriale per cui si batte ormai da diversi anni.

Inoltre, con la voce rotta dal pianto Nino Cento ha detto di voler lasciare il suo paese natìo.

Dopo essersi definito solo, demoralizzato e abbandonato dalle istituzioni, Cento ha concluso: “non posso mettere a rischio la vita dei miei familiari, la loro sicurezza vale più di ogni altra cosa”.

Sulla vicenda gli inquirenti hanno avviato le indagini per tentare di individuare l’autore della minaccia e per fare luce sull’intera vicenda.