CITTANOVA – Domenica notte, i militari della stazione dei carabinieri di Cittanova, diretta dal comandante Giuseppe Ciotola, hanno arrestato in flagranza di reato il rumeno Dragan Marian, 43 anni, con l’accusa di lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e resistenza al pubblico ufficiale.
Uno scatto di gelosia sarebbe alla base della lite scoppiata a tarda sera tra l’uomo e due connazionali, nella sua abitazione.
Doveva essere una giornata come tante che Dragan trascorreva in compagnia degli amici e della convivente e invece una futile discussione su come proseguire la serata e sul coinvolgimento anche della donna, ha scatenato l’ira del rumeno.
L’uomo ha impugnato un coltello da cucina e dopo essersi provocato delle lesioni al braccio ha diretto l’arma verso l’amico ferendolo leggermente, successivamente si è dato all’inseguimento dell’altro che nel frattempo tentava di trovare rifugio per le strade del quartiere.
All’arrivo dei carabinieri, allertati dalla convivente, Dragan si è barricato in casa e dal balcone dell’abitazione ha minacciato di suicidarsi e poi ha aggredito verbalmente i militari.
Vani i tentativi di mediare da parte dei carabinieri che dopo un’ora di trattative per sedare la rabbia del rumeno si sono trovati costretti a sfondare la porta d’ingresso e fare irruzione nell’appartamento.
A quel punto Dragan si è rassegnato al fermo dei militari che hanno concluso l’operazione coadiuvati dagli agenti del commissariato di polizia, dai vigili del fuoco, dal personale del 118 e dalla radiomobile di Taurianova.
Nel pomeriggio di ieri, Dragan è stato processato con il rito direttissimo e condannato all’obbligo di firma giornaliero.
Elisabetta Deleo