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Cittanova: le scelte della presidente del consiglio fanno insorgere la minoranza

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CITTANOVA – Il cordoglio per gli attentati di Parigi ha aperto il consiglio comunale di ieri sera, con un doveroso e sentito minuto di silenzio che ha accomunato tutti i presenti al civico consesso.

Sul punto, pochi giorni fa, si era espresso il gruppo consiliare “Per Cittanova”, guidato da Alessandro Cannatà, che con una richiesta indirizzata al presidente del consiglio aveva ravvisato la necessità di inserire all’ordine del giorno due nuovi punti rispetto a quelli già previsti. Il primo riguardava l’episodio che ha colpito venerdì scorso la capitale francese e l’altro relativo all’asportazione, avvenuta di recente, delle targhe del Giardino dei Giusti, ricordo dei diplomatici internazionali che durante la seconda guerra mondiale sottrassero migliaia di ebrei alla deportazione e alla morte per mano dei nazisti.
Proposta non accolta dal presidente del consiglio, Bernadette Giovinazzo, perché ha spiegato: “il consiglio comunale non è luogo deputato ad assumere certe determinazioni, aprire un dibattito in questa sede sarebbe risultato inopportuno, altrimenti – ha aggiunto – se così non fosse i consiglieri comunali sarebbero ammessi a partecipare anche alle riunioni dei grandi capi di Stato”.
Una giustificazione per nulla condivisa dai gruppi di opposizione.

Per la coalizione di Cannatà il presidente del consiglio ha derubricato la discussione in un semplice scambio di vedute, ad inizio seduta, in quei preliminari che non rientrano nei veri lavori consiliari. “Una scelta, dunque, sbagliata e assunta in totale solitudine” quella effettuata dal presidente del consiglio che secondo il gruppo di Cannatà, ha ignorato l’ articolo del Regolamento e del Tuel in cui si afferma che i capigruppo concorrono alla formazione dei punti all’ordine del giorno quando si tratta di argomenti importanti.
In netto disaccordo anche il consigliere di minoranza Luisa Foci che ha visto nella decisione di Bernadette Giovinazzo un atteggiamento di chiusura alla possibilità di integrazione dei punti all’ordine del giorno. “Il presidente del consiglio – ha affermato la Foci – ha il dovere di coinvolgere i rappresentanti dei cittadini e non può fare scelte autonome”.

“Rinegoziazione mutui Cassa Depositi e Prestiti” è il secondo punto inserito all’ordine del giorno che ha evidenziato solo in parte le diverse posizioni tra i gruppi di opposizione e la maggioranza.

Per il sindaco Francesco Cosentino si tratta di un’operazione indubbiamente vantaggiosa per le casse dell’ente e per la comunità. “Su 89 posizioni aperte – ha affermato il primo cittadino – ne abbiamo rinegoziate 65 con la conseguente riduzione del tasso di interesse, la riduzione del periodo di ammortamento del mutuo, la riduzione dell’entità del versamento semestrale.
Un’opportunità – ha proseguito Cosentino – che contribuisce al risanamento dei conti pubblici”.

Una scelta politica che giunge troppo tardi secondo i consiglieri di minoranza.

Già il 22 luglio scorso, durante una seduta consiliare, la stessa direzione era stata indicata dal gruppo “Per Cittanova”. Una decisione che, a sentire il consigliere Dangeli, se non fosse stata così tardiva avrebbe potuto ridurre al minimo la tassazione e avrebbe potuto portare maggiori benefici all’ente e di conseguenza alle tasche dei cittadini.

Immediata la controbattuta del sindaco Cosentino che ha affermato: “non eravamo in condizioni di poterlo fare, abbiamo trovato una situazione economico – finanziaria deficitaria, ci siamo assunti la responsabilità di evitare il dissesto dell’ente e proseguiamo con una strategia politica che ad oggi continua a produrre risultati positivi e mira a risanare i conti dell’ente.

Il punto sulla rinegoziazione mutui è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari dell’opposizione. Approvato, al termine, anche il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.

Durante la seduta sono state formalizzate le dimissione della consigliera comunale Retez. Al suo posto subentrerà Leonardo Iorfida.

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