CITTANOVA – Il Polo Solidale della Legalità ha aperto le sue porte ai cittadini. Una data simbolica e una giornata importante per chi s’impegna a promuovere i valori e la cultura della legalità. Un sogno che si realizza, come emerso durante l’intervento del presidente della Fai (federazione antiracket italiana) Maria Teresa Morano.
Tutto nasce dall’esperienza di denuncia che alcuni imprenditori hanno portato avanti a Cittanova nel ’93. L’impulso di questi 12 imprenditori ha permesso la formazione dell’Acipac (la prima associazione antiracket, nata dopo l’esperienza siciliana di Capo d’Orlando). Un percorso lungo e faticoso che ha portato la Morano ad affermare che “quello di oggi è solo un punto di partenza”.
Il coraggio degli imprenditori che non si sono piegati rivive nell’impegno che l’associazione antiracket ha dato per concretizzare un progetto di sviluppo . “Promuoveremo il consumo critico – ha aggiunto spiegando a cosa servirà lo sportello informativo – dei prodotti della Libera Terra e di tutte le imprese che aderiscono a pizzo free”. Anche per il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, “oggi si respira aria di primavera e di legalità.
Il Polo è un presidio di legalità per il territorio e per i cittadini”. Prima degli altri interventi, dopo il taglio del nastro e la benedizione di don Salvatore Giovinazzo, quello del sindaco Alessandro Cannatà che dopo il taglio del nastro ha illustrato ai presenti tutte le fasi che hanno portato alla costituzione del “primo polo della legalità nella nostra regione”. “Senza la legalità – ha detto il primo cittadino – non vi è libertà. Noi lavoriamo per affrancare la nostra gente. La legalità profuma perché sa di pulito e di candido”.
A seguire i saluti dei rappresentati delle Forze dell’ordine e del procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo. “Questa è un’altra fiaccola di speranza che si accende nel cuore di tutti voi. Un altro modo per fare prevenzione – ha affermato Creazzo – questo deve essere un Polo di attrazione culturale. Credo che qui dentro dovranno muoversi i giovani che rappresentano il futuro”.
Presente anche il prefetto Maria Grazia Nicolò che è stata la prima a credere nel progetto e lavorare – nella sua carica di commissario prefettizio a Cittanova prima dell’amministrazione Cannatà – per ottenere i fondi del Pon Sicurezza del Ministero dell’Interno. “Sono felice di essere tornata a Cittanova dopo tre anni – ha detto – e vedere realizzato un progetto partito nel 2009”.
Dopo l’intervento dell’assessore provinciale Giannetto sono stati premiati i tecnici che hanno lavorato alla realizzazione del progetto: Giuseppe Tigani, Giovanni Sergi, Arturo Tucci, Eva Belli (per lavoro al Ministero), Domenica Scordo, ma anche il prefetto Nicola Izzo, la Nicolò e Varratta. Alle 17 è iniziato il convegno dal titolo “la legalità come bene comune” con gli interventi del primo cittadino, del presidente Fai, Morano, del comitato di Addio Pizzo con sede a Palermo, del referente di Libera, don Pino De Masi, dell’assessore provinciale Eduardo Lamberti Castronuovo, del presidente della Commissione regionale antimafia, Salvatore Magarò, del coordinatore regionale “Associazioni antiracket” Gaetano Saffioti. Gli interventi sono stati moderati dal giornalista Piero Muscari.
Angela Corica