I cittadini, in particolar modo gli anziani, secondo il racconto di Galluccio, che si presentano agli sportelli, sono soggetti a file interminabili sotto il sole o sotto la pioggia, sia in estate che in inverno, per poter espletare le ordinarie operazioni allo sportello. A queste tensioni si aggiunge la mancanza di risposte da parte di Poste italiane.
Per questo motivo, a seguito di continue lamentele e richieste di intervento il presidente della Comunità montana ha scritto al ministro dello Sviluppo economico Romani, al fine di verificare, tramite ispezione sia ministeriale che da parte di Poste S.p.a., eventuali responsabilità, dell’azienda stessa o dell’ufficio postale, «nei continui disagi e disservizi che ormai da troppo tempo si verificano nella città».
Il presidente Galluccio inoltre ha invitato le associazioni di categoria a verificare, qualora accertato, le condizioni per una proposta di eventuali risarcimenti dovuti ai continui disagi.
Angela Corica