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Cittanova: Dangeli difende la gestione economica dell’amministrazione Cannatà

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CITTANOVA – “Abbiamo lasciato un bilancio comunale sano e l’ente, al momento del passaggio di consegne, non versava in situazione di dissesto economico”.

Giuseppe Dangeli
Giuseppe Dangeli
E’ la risposta dell’ex assessore al bilancio, Giuseppe Dangeli alle recenti accuse degli esponenti della maggioranza del sindaco Cosentino che continuano ad attribuire responsabilità alla gestione di Alessandro Cannatà, per la situazione economica del comune cittanovese che gli attuali amministratori definiscono “drammatica”.

Si susseguono ancora in queste ore le attribuzioni di colpe sulla condizione finanziaria dell’ente di Viale Aldo Moro e mentre la cittadinanza attende di sapere se e quando il sindaco Cosentino esporrà pubblicamente le informazioni del caso, il gruppo di opposizione “Per Cittanova” parla con carte e dati alla mano.

Solo pochi giorni fa il vicensindaco Anselmo La Delfa insieme a Girolamo De Maria del Partito Democratico, comunicavano le criticità di un comune che rischia di sforare il patto di stabilità.

“Esistono – spiega Dangeli – tra gli altri, due atti ufficiali. La determina del responsabile del settore amministrativo datata all’ otto luglio 2014 e la delibera di giunta dell’otto luglio 2014 che riferiscono rispettivamente che “è stato rispettato il patto di stabilità” e che “il comune non versa in condizioni strutturalmente deficitarie”.

“Alla luce di ciò – prosegue l’ex assessore al bilancio – da dove risulterebbero le nostre responsabilità? Sarà forse – aggiunge Dangeli – che venendo meno la figura del dott. Bellantoni è mancato un tassello importante per la gestione finanziaria dell’ente?”.

A sentire Giuseppe Dangeli, al momento delle verifica straordinaria di cassa avvenuta il 27 maggio 2014 e controfirmata dal sindaco uscente e da Francesco Cosentino, la cassa presentava una sofferenza di 860mila euro che è stata, dopo pochi giorni, rimpiazzata dall’incasso dell’ imposta Imu e dai trasferimenti statali sulla Tasi, per cui, la cassa in data 17 giugno 2014 registrava un attivo di 16 mila euro.

“Venissero a dire – aggiunge Dangeli – in otto mesi di nuova amministrazione che fine hanno fatto quei soldi e le vere ragioni che avrebbero provocato lo sforamento del patto di stabilità”.

I documenti ufficiali – conclude l’ex assessore – attestano che la gestione del sindaco Alessandro Cannatà, ha operato nel rispetto dell’interesse dei cittadini”.

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