CINQUEFRONDI – I consiglieri di opposizione lasciano l’aula del civico consesso e il sindaco, Michele Conia, annuncia di andare dal prefetto per fare chiarezza.
E’ quanto accaduto durante l’ultimo consiglio comunale di Cinquefrondi.
Dopo pochi minuti dall’avvio dei lavori, è stato il consigliere di minoranza, Marco Cascarano a comunicare le motivazioni della scelta, del gruppo – “Uniti per il Popolo” – di non partecipare all’adunanza consiliare.
“Le riunioni dei capigruppo – ha spiegato Cascarano – fermo restando il rispetto delle minoranze, devono essere svolte nel superiore interesse dell’ente e non solo di una parte politica.
L’atteggiamento del sindaco – ha proseguito il consigliere – inelegante, semplicistico e poco corretto nei riguardi delle minoranze, impone una seria riflessione sui rapporti instaurati”.
Poco dopo, anche l’uscita dall’aula da parte dei consiglieri Galimi e Bruzzese del Partito Democratico.
“Il sindaco – ha specificato Galimi – non può formare il consiglio comunale ad immagine della sua maggioranza. Nei prossimi giorni – ha continuato – chiederemo un incontro per verificare se esistono le condizioni necessarie di comunicabilità, e solo successivamente potremo rivedere la nostra posizione”.
Gli esponenti del Pd non hanno digerito la modifica dello statuto che ha consentito l’ingresso tra i banchi della maggioranza di due consiglieri non eletti.
Immediata la controbattuta di Conia che ha replicato parlando di accuse infondate e non dimostrate.
“Siamo di fronte – ha aggiunto il sindaco – ad atteggiamenti pretestuosi che offendono la mia storia politica, la maggioranza e i cittadini di Cinquefrondi. Sarò costretto – ha concluso Conia – a chiedere un colloquio con il prefetto”.
Il consiglio è entrato nel vivo dei lavori con le comunicazioni del primo cittadino che ha invitato i sindaci dei comuni limitrofi a rispettare la convenzione inizialmente concordata per il mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace, non potendo più l’ente di Cinquefrondi farvi fronte in via esclusiva.
Con i soli voti della maggioranza è stata istituita la commissione Pari Opportunità e approvato il regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria.
Il consiglio comunale, senza i voti della minoranza, ha aderito alla petizione per l’intitolazione della piazza di Cannitello a Franco Nisticò ed ha deliberato favorevolmente anche alla manifestazione di impegno per la concessione del suolo comunale di via Seminara alla Provincia di Reggio Calabria per la realizzazione di un Palazzetto dello Sport.