Cinquefrondi, il Pd torna alla carica con un manifesto-denuncia
Lucio Rodinò
CINQUEFRONDI –La sezione del Partito democratico di Cinquefrondi torna a far parlare di sè, dopo un lungo periodo di silenzio, spezzato solo dalla raccolta di firme per il referendum contro l’attuale legge elettorale, per chiedere l’intervento delle forze sane della città e denunciare gli innumerevoli episodi di microcriminalità che si stanno verificando con frequenza nella comunità, a danno degli stessi cittadini. Di seguito il testo contenuto nel manifesto affisso stamatina per le vie cittadine firma della Sezione.
Cittadini, ancora una volta, nel giro di pochi giorni, sono stati commessi scassi e furti a danno della popolazione che stanno producendo un grande senso di smarrimento e di paura all’interno della nostra comunità. Viene colpita maggiormente gente che vive sola e che avrebbe bisogno di maggior cura ed attenzione da parte di noi tutti. A queste persone vogliamo portare tutta la nostra vicinanza e solidarietà per questi vili atti di inciviltà che offendono e denigrano la storia civile di questa cittadina e violano prepotentemente quella pace sociale a cui è devota tutta la parte sana della nostra popolazione. La nostra denuncia vuole richiamare l’attenzione delle Istituzioni e delle forze politiche locali affinchè si cambi rotta e si ponga attenzione concreta a questi problemi, ai problemi della sicurezza che in questo periodo stanno sconvolgendo la vita di questo paese. Non si può ripetutamente affermare che “tutto va bene”, quando il senso di paura e di preoccupazione si tocca effettivamente con mano! Il paese rischia di precipitare nel tunnel della rassegnazione e dell’apatia, tutti ingredienti che finirebbero di contagiare anche chi crede ancora nella bontà dei sogni dei nostri giovani. All’amministrazione comunale chiediamo con forza il rispetto delle regole, di quelle regole che in questo paese non esistono più e che stanno portando Cinquefrondi ad un caos dal quale potrebbe essere impossibile uscire. Bisogna intervenire con forza nel campo dell’abusivismo commerciale, in quello paralizzante della viabilità, evitando posizioni di “privilegi” che danneggiano enormemente, soprattutto in alcune ore, l’ingresso degli autoveicoli nel nostro paese. Occorre intervenire con tempestività per impedire la circolazione di cavalli ed equini in genere nel corso principale del paese. Si tratta di circolazione molto pericolosa per gli automobilisti e per quella poca gente che ancora frequenta il nostro corso. Non vi è dubbio che questo problema contribuisce ad allontanare in alcune ore della giornata quella frequentazione delle strade in questione che, invece, dovrebbero rappresentare un grande momento di vivacità civile e commerciale. Il paese non ha bisogno di sterili polemiche e di facili trionfalismi. occorre una mobilitazione conrceta ed una unità seria su questi temi. Su questo terreno saremo disponibili a fare la nostra parte coscienti che i cittadini debbano ritrovare quella serenità e quella fiducia che meritano.
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