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Cinquefrondi, il Pd torna alla carica con un manifesto-denuncia

CIN­QUE­FRONDI  –La sezione del Partito democratico di Cinquefrondi torna a far parlare di sè, dopo un lungo periodo di silenzio, spezzato solo dalla raccolta di firme per il referendum contro l’attuale legge elettorale, per chiedere l’intervento delle forze sane della città e denunciare gli innumerevoli episodi di microcriminalità che si stanno verificando con frequenza nella comunità, a danno degli stessi cittadini. Di seguito il testo contenuto nel manifesto affisso stamatina per le vie cittadine  firma della Sezione.

Cit­ta­dini, ancora una volta, nel giro di pochi giorni, sono stati com­messi scassi e furti a danno della popo­la­zione che stanno pro­du­cendo un grande senso di smar­ri­mento e di paura all’interno della nostra comu­nità. Viene col­pita mag­gior­mente gente che vive sola e che avrebbe biso­gno di mag­gior cura ed atten­zione da parte di noi tutti. A que­ste per­sone vogliamo por­tare tutta la nostra  vici­nanza e soli­da­rietà per que­sti vili atti di inci­viltà che offen­dono e deni­grano la sto­ria civile di que­sta cit­ta­dina e vio­lano pre­po­ten­te­mente quella pace sociale a cui è devota tutta la parte sana della nostra popo­la­zione.  La nostra denun­cia vuole richia­mare l’attenzione delle Isti­tu­zioni e delle forze poli­ti­che locali affin­chè si cambi rotta e si ponga atten­zione con­creta a que­sti pro­blemi, ai pro­blemi della sicu­rezza che in que­sto periodo stanno scon­vol­gendo la vita di que­sto paese. Non si può ripe­tu­ta­mente affer­mare che “tutto va bene”, quando il senso di paura e di pre­oc­cu­pa­zione si tocca effet­ti­va­mente con mano! Il paese rischia di pre­ci­pi­tare nel tun­nel della ras­se­gna­zione e dell’apatia, tutti ingre­dienti che fini­reb­bero di con­ta­giare anche chi crede ancora nella bontà dei sogni dei nostri gio­vani. All’amministrazione comu­nale chie­diamo con forza il rispetto delle regole, di quelle regole che in que­sto paese non esi­stono più e che stanno por­tando Cin­que­frondi ad un caos dal quale potrebbe essere impos­si­bile uscire. Biso­gna inter­ve­nire con forza nel campo dell’abusivismo com­mer­ciale, in quello para­liz­zante della via­bi­lità, evi­tando posi­zioni di “pri­vi­legi” che dan­neg­giano enor­me­mente, soprat­tutto in alcune ore, l’ingresso degli auto­vei­coli nel nostro paese. Occorre inter­ve­nire con tem­pe­sti­vità per impe­dire la cir­co­la­zione di cavalli ed equini in genere nel corso prin­ci­pale del paese. Si tratta di cir­co­la­zione molto peri­co­losa per gli auto­mo­bi­li­sti e per quella poca gente che ancora fre­quenta il nostro corso. Non vi è dub­bio che que­sto pro­blema con­tri­bui­sce ad allon­ta­nare in alcune ore della gior­nata quella fre­quen­ta­zione delle strade in que­stione che, invece, dovreb­bero rap­pre­sen­tare un grande momento di viva­cità civile e com­mer­ciale. Il paese non ha biso­gno di ste­rili pole­mi­che e di facili trion­fa­li­smi. occorre una mobi­li­ta­zione conr­ceta ed una unità seria su que­sti temi. Su que­sto ter­reno saremo dispo­ni­bili a fare la nostra parte coscienti che i cit­ta­dini deb­bano ritro­vare quella sere­nità e quella fidu­cia che meri­tano.

La Sezione

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