CINQUEFRONDI – Rifondazione comunista cambia i suoi dirigenti locali, ma non cambia lo spirito, l’entusiasmo, la passione del partito che, dopo le scorse Provinciali, si è classificato al primo posto fra quelli presenti in città sia di centrodestra che di centrosinistra.
Ieri, durante il primo congresso del partito, è stata eletta la nuova dirigenza all’unanimità. Con Antonio Sorbara, presidente, Sandro Spanò, presidente del collegio di garanzia, Danilo Loria, segretario, Giuseppe Gentile, vicesegretario, Raffaella Bellocco, tesoriere e Denise Conia e Giuseppe Manduci, confermati nella carica di coordinatori dei giovani comunisti. Nel circolo Pasquale Creazzo gremito, sono passati al vaglio di tutti i presenti i documenti nazionali e, con 50 voti favorevoli e 0 contrari, è passato il documento numero 1, che ha come primo firmatario il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero. La storia del Prc cittadino è certamente da raccontare, considerata la crisi che i partiti e il partito stanno vivendo a livello nazionale e regionale. A Cinquefrondi, contrariamente al resto del Paese, Rifondazione è diventato punto di riferimento e, questo, è sotto gli occhi di tutti. Uno degli storici dirigenti, Michele Conia, così come il segretario uscente, Flavio Loria, hanno ripercorso le tappe che hanno portato Rifondazione ad essere il primo partito cittadino. Non c’è una formula segreta se non l’umiltà di chi è stato coordinatore fino ad oggi. Di chi con sacrificio e dedizione ha messo in piedi una sede “avevamo solo le candele, perché non potevamo pagare la luce” ha detto Conia; ed ha lavorato sotto gli occhi della gente scettica, che guardando a un gruppo di giovani ragazzi “sbrindellati” pensava: “sono giovani, dove devono andare”. Conia e Loria saranno da oggi impegnati, e sempre assieme, nel gruppo Rinascita per Cinquefrondi, che già pensa alle prossime elezioni comunali e alla candidatura, così come ha suggerito il consigliere provinciale del Prc, Giuseppe Longo, di Michele Conia a sindaco della città. E guardando ancora al panorama cittadino, c’è da dire pure che l’unico partito che in questo momento fa opposizione e anima il dibattito politico è proprio Rifondazione, con Rinascita (che però è costituita da persone che non hanno necessariamente la tessera di partito).
Nel bene e nel male, sbagliando, inciampando e rialzandosi, il gruppo fa comunque sempre parlare di sé. Ora la gestione di un partito che è attivo dal lontano 1991 e, in particolare, dal 1994, quando fu fondato il Kollettivo, passa alle nuove generazioni. Che hanno un compito arduo. Non dovranno faticare per reperire qualche spicciolo, ma dovranno saper mantenere quell’umiltà che è stata di Conia ma anche di Loria e degli altri storici sostenitori, quell’essere in mezzo alla gente, con tutta la gente, ponendosi con semplicità per arrivare diritti al cuore delle persone. Nessuno escluso. Questi giovani dovranno lavorare per un partito che è già primo e proprio per questo, guardarsi le spalle dagli avversari. La strada è già stata spianata. Al di là delle problematiche nella politica nazionale che vive il nostro Paese, a Cinquefrondi esiste un gruppo di giovani che non si fa influenzare e che ancora, idealmente o concretamente, si oppone ai poteri forti. Adesso la città sarà spettatrice di questo cambio della guardia che, però, non dovrà segnare alcun cambiamento. Diritti verso gli obiettivi prefissati, nonostante i problemi con il Pd in città (partito con cui non si prospetta alcuna alleanza, salvo stravolgimenti) e col Pdci a livello provinciale e regionale.
Angela Corica