Un finanziamento di 2,5 milioni di euro per realizzare “La casa di Roberta”, un centro anti violenza fortemente voluto dal Sindaco Michele Conia ed il sogno del compianto Franco Lanzino, papà di Roberta, e che rappresenta amministrativamente – con la firma per la consegna dei lavori – la felice prosecuzione di un iter che trasformerà un bene confiscato alla criminalità organizzata, sito in contrada Zimbi del Comune di Cinquefrondi, in un’oasi di serenità per le donne che sono incappate, loro mal grado, in episodi di violenza e che necessitano di «un luogo sicuro e di accoglienza per le donne vittime di violenza» «ma anche un simbolo di rinascita e di giustizia sociale per l’intera comunità» è stato riferito. Un centro protetto dove ricevere ascolto, supporto psicologico, assistenza legale e che favorirà percorsi di reinserimento sociale. Per Conia si tratta di «un giorno che segnerà il futuro di Cinquefrondi. Con la nascita de ‘La Casa di Roberta’, dimostriamo ancora una volta il nostro impegno nel difendere i diritti di tutti i cittadini, in particolare di coloro che vivono situazioni di vulnerabilità. Un bene confiscato torna finalmente alla collettività, diventando un simbolo di speranza e solidarietà» mentre l’Assessora alla Parità di Genere, Giada Porretta, ha voluto specificare che «La casa di Roberta non sarà solo un rifugio, ma un faro per tutte le donne che necessitano di protezione, sostegno e nuove opportunità di vita».