Dopo le contestazioni del candidato a sindaco Giovanni Barone sulla gestione del cine-teatro “Manfroce” da parte dell’amministrazione Ranuccio, non tarda ad arrivare la risposta dell’assessore Alessandro Riotto che vuole fare chiarezza in merito all’affidamento dei lavori di completamento della struttura.
«Innanzitutto – spiega Riotto – i lavori di completamento sono stati affidati dopo l’ottenimento del collaudo tecnico amministrativo da parte dei collaudatori per i lavori già appaltati, e già questo è sinonimo di intelligenza procedurale: cosa sarebbe successo in caso di esito negativo?»
Dei 120.000 euro di lavori appaltati, circa la metà riguarda l’adeguamento alle norme antincendio. Il comando dei vigili del fuoco di Reggio Calabria, in seguito a numerosi tavoli tecnici ha infatti fornito il nullaosta solamente alla fine dei lavori principali. L’altra metà è invece destinata ai lavori circa l’accessibilità del cinema ai soggetti disabili.
La necessità di questi ulteriori lavori, secondo Riotto deriverebbe da alcune lacune nel progetto iniziale del cine-teatro, pensato proprio dall’amministrazione Barone. La scelta di realizzare una sala 3D al piano superiore, sacrificando la galleria, per Riotto avrebbe determinato l’aggravio delle prescrizioni antincendio e dei relativi costi di adeguamento.
I lavori attualmente in corso sono volti infatti alla riduzione del foyer d’ingresso per la realizzazione di uscite di sicurezza indipendenti tra la sala al piano terra e quella al piano primo. Inoltre, verrà implementato un montascale per consentire alle persone con difficoltà motoria anche l’accesso alla sala posta al piano superiore. Prima di queste operazioni di adeguamento, i disabili non avrebbero potuto accedere né al palcoscenico né ai camerini, ma solamente alla platea.
«Grazie ai lavori affidati non solo sarà accessibile il palcoscenico, ma sarà realizzato un camerino con annesso bagno fruibile anche dalle persone con disabilità – continua Riotto -. Pertanto, se non fosse stato per l’acume e la sensibilità di questa Amministrazione, oggi ci troveremmo con un cinema-teatro di fatto inaccessibile e senza la possibilità di ottenere la licenza di agibilità per l’attività di pubblico spettacolo».
Riotto risponde poi alle insinuazioni mosse da Barone riguardo la scelta di affidare i lavori in modalità diretta, secondo lui illegittima.
«Va ricordato che l’art. 51 comma 1 Lett. a sub 2.1. della legge di conversione del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 n. 108/2021 consente, in deroga ai regolamenti vigenti, l’affidamento diretto fino € 150.000,00 e che per tali importi non vi è la necessità di ricorrere alla Centrale Unica di Committenza. Pertanto, si è attivata tale procedura e la scelta della ditta è stata dettata dalla valutazione della opportunità di dare continuità non solo ai lavori svolti, in quanto quelli nuovi andranno in parte a modificarli, integrarli e completarli, ma anche alle certificazioni impiantistiche già emesse. Per le stesse ragioni sono state scelte le medesime figure tecniche di progettisti e direttore dei lavori».
L’attuale amministrazione si dice inoltre sicura della prossima apertura del “Manfroce”, tanto da aver avviato l’iter per la fornitura di energia elettrica e di essere in procinto di avviare anche quello per il gas metano.
«Naturalmente non contiamo di aprire le porte del Cinema Teatro Manfroce solo per chi vota, o ci ha votato, ma a tutti, e con tutti diciamo tutti, nonostante le difficoltà emerse ed ereditate – conclude Riotto alludendo chiaramente ad alcune dichiarazioni di Barone – D’altra parte, un problema si definisce tale perché ha una soluzione, anche se trovarla è costato tempo e fatica e denaro. Abbiamo quindi superato ampiamente la prova (non solo questa) e ringraziamo l’ex amministrazione per avercelo lasciato irrisolto».