Riceviamo e pubblichiamo:
La scelta dei Sindaci di essere protagonisti di un incontro presso il gate del Porto di Gioia Tauro, per il prossimo 30 giugno è la scelta del protagonismo delle popolazioni della Piana e della intera Calabria, in difesa del lavoro ; soprattutto dell’economia di un intera regione
Come Cgil pensiamo, da tempo, che le autonomie locali svolgono un importante ruolo di governo e di rappresentanza degli interessi reali della società , sono il termometro vero degli stati d’animo dei cittadini.
Un alleanza forte tra le autonomie locali e le parti sociali riteniamo possa contribuire davvero a far uscire il territorio da questa drammatica crisi senza precedenti ; il punto di caduta massima trova la sua drammaticità nella vicenda del Porto di Gioia Tauro.
E’ appunto in questa ottica , sognando un futuro di coesione territoriale e sociale, che abbiamo apprezzato le attenzioni del Presidente della nostra Provincia che, seppur impedito di partecipare direttamente al presidio informativo permanente dei lavoratori, ha voluto testimoniare la sua vicinanza con una telefonata di solidarietà e di impegno .
Sempre, in questa prospettiva pensiamo che, essendo il Porto la ricchezza del 50% del prodotto interno lordo della nostra Regione , ci serva l’aiuto anche dei Presidenti della altre Province, espressione insieme ai comuni dell’unità delle autonomie locali e , quindi, forza utile al cambiamento .
E’ sicuramente efficace il protagonismo del Presidente della vicina provincia di Vibo e quello della Presidente della Provincia di Catanzaro, politica ,attenta, in modo innovativo, alle tematiche sociali .
Riteniamo , inoltre prezioso il supporto che ci può giungere dal Presidente Oliverio, protagonista di grande battaglie unitarie degli enti locali, sul suo territorio, in difesa del mantenimento dei presidi sanitari nelle aree più svantaggiate , nonché apprezzato per il suo straordinario impegno contro il federalismo fiscale.
Questa sul fedaralismo fiscale è una battaglia che ci unifica nella difesa del territorio e, soprattutto, dell’aree più deboli del paese .
Non è, infatti, un caso che lo stato di stallo, determinato da questo governo, che è poi alla base delle vere ragioni che hanno acuito l’attuale crisi, fonda le sue origini nelle scelte impopolari e antimeridionaliste che il governo Berlusconi ha attuato.
Diciamo da tempo che la mobilitazione per salvare il porto e l’economia della Calabria debba essere di tutto il popolo calabrese e che solo con un protagonismo forte delle autonomie locali si possa far passare una nuova idea che rimetta al centro un modello di sviluppo che non veda il territorio abbandonato a se stesso ma aiutato a crescere nelle sue eccellenze.
Per questo dobbiamo tutti impegnarci perché il Porto di Gioia Tauro continui ad essere un eccellenza per la Calabria , il motore dello sviluppo dell’intera regione
E’ per questa ragione che chiediamo ai rappresentanti delle provincie calabresi di essere al fianco dei lavoratori.
Gioia Tauro 25.06.2011
Antonino Calogero
Segretario Cgil Piana di Gioia