PALMI- Si è conclusa nella giornata di oggi la requisitoria del Pm Alessandra Cerreti nell’ambito del processo “Califfo”, nell’aula bunker del tribunale di Palmi.
L’operazione in questione, che si è formata dal filone “All Inside”, vede coinvolte alcuni esponenti della cosca Pesce di Rosarno.
Tutto è partito nell’aprile del 2010, quando vari esponenti di spicco della cosca si sono resi irreperibili al momento del provvedimento di fermo nell’operazione All inside.
Tra questi anche Francesco Pesce, classe 1978, figlio di Antonino, boss detenuto al 41bis con condanna all’ergastolo.
Francesco Pesce, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi del paese, al momento del mandato di cattura si nascondeva in un bunker sotto un piazzale occultato da una botola di cemento.
Ed è stato proprio un “pizzino” consegnato nel novembre del 2011 da parte di Francesco Pesce nelle mani di un altro esponente della cosca e poi intercettato e sequestrato dalla polizia, che ha permesso di aprire questa operazione.
Utili ai fini delle indagini, anche le dichiarazioni dei pentiti Giuseppina Pesce e Salvatore Facchinetti.
I soggetti coinvolti nell’ operazione, assistiti dai loro legali, hanno potuto ascoltare nella giornata di oggi la requisitoria del PM.
La Cerreti ha fatto emergere come il processo in corso dimostra che nonostante gli arresti eccellenti a seguito dell’operazione All Inside, la cosca Pesce continui ad mantenere il proprio indiscusso potere nel territorio rosarnese e nell’intera piana.
Il Pm ha poi ricordato anche il duro colpo subito dalla cosca nell’operazione “All clean”, che ha portato ad un sequestro di beni per un valore di oltre duecento milioni di euro. Operazione anche questa che, secondo la Cerreti, non ha permesso un attacco al punto da indebolire particolarmente la cosca.
Cerreti infine, ha richiesto al collegio composto dal presidente Antonio Battaglia e i giudice a latere Laura Ascioti e Carlo Paris le seguenti pene:
Maria Rosa Angilletta, 4 anni;
Ilenia Bellocco 14 anni;
Maria Caterina D’Agostino 4 anni;
Danilo D’Amico 16 anni;
Biagio Delmiro 16 anni;
Giuseppe Fabrizio 14 anni;
Demetrio Fortugno 4 anni;
Domenico Fortugno 18 anni;
Saverio Marafioti 18 anni;
Rocco Mesina 18 anni;
Francescantonio Muzzupapa 16 anni;
Giuseppe Pesce 27 anni;
Giuseppe Rao 17 anni;
Domenico Sibio 18 anni;
Maria Grazia Spataro 4 anni;
Francesco Antonio Tocco 16 anni.
Da lunedì inizieranno le arringhe di difesa dei rispettivi legali.
Angela Angilletta