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Autovelox di Melicucco: i trasgressori vanno a pagare la multa ma il conto corrente risulta chiuso

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Di Salvatore Larocca – La fretta, si sa, fa fare le cose male e il comune di Melicucco lo sa bene.

Succede che per cercare di trovare un rimedio al problema dell’eccesso di velocità sulla SS 682 che attraversa per buona parte il paese, abbassando anche il numero di incidenti, l’ente ha deciso di installare una postazione fissa di autovelox, attiva h 24con limite massimo fissato a 90 km/h. La postazione autovelox si trova al km 5+950.

L’atto d’indirizzo è stato deliberato dalla Giunta comunale addirittura nel 2019, ben quattro anni fa; attraverso di esso l’amministrazione ha dato mandato a chi di dovere di “attivare le necessarie misure tese a rendere più sicura la circolazione stradale”. Quest’ultima dicitura è riportata nella determina del responsabile della polizia locale, pubblicata il 14 luglio di quest’anno.

Il mandato per l’installazione è stato conferito alla ditta Labconsulenze S.r.l., con sede legale a Roma; oltre alla fornitura in locazione di sistemi di rilevazione elettronica della velocità, alla Labconsulenze sono stati affidati tutti gli adempimenti necessari, fino alla emissione dei bollettini di C.C.P. e raccomandata di A/R, rendicontazione degli esiti di pagamento delle sanzioni al Codice della Strada su conto corrente dedicato.

È il 25 luglio del 2023 quando avviene finalmente l’installazione dell’autovelox che sarà attivo a partire dal 28 luglio alle ore 20:00.

Il primo “stock” di multe è stato spedito ai trasgressori il 24 ottobre scorso, per violazioni avvenute il 31 luglio 2023, a pochi giorni dalla prescrizione fissata a 90 giorni.

Un guidatore “trasgressore”, che si è visto recapitare la classica busta verde, ci ha raccontato che, dopo essersi accertato circa la regolarità delle apparecchiature e della segnaletica, si è affrettato a pagare la sanzione ma ha scoperto che… non era possibile pagare in quanto il conto corrente dedicato di dedicato non ha nulla risulta chiuso. Impossibile pagare anche con altri metodi, i quali sono collegati allo stesso conto che risulta chiuso.

Il guidatore si è dunque rivolto all’ente ed ha scoperto che il conto sembra essere effettivamente chiuso per cui non è possibile pagare le multe.

L’augurio è che ai trasgressori non vengano addebitati ulteriori costi relativi alla mora, dal momento che il mancato pagamento non è da attribuire ai guidatori stessi, bensì all’ente.

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