Attacco a don Giovanni Rigoli, le reazioni

Sindaci, associazioni, circoli politici, sigle sindacali e comunità educative a fianco del sacerdote preso di mira. Lunedì Consiglio comunale aperto a Varapodio

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I resti dell'autovettura data alle fiamme di don Giovanni Rigoli

Orlando Fazzolari, sindaco della città di Varapodio

Ogni commento è inutile, siamo sprofondati, dobbiamo reagire con coraggio e determinazione, Varapodio non è questa, purtroppo la nostra immagine di paese eccellente ha subito una brutta inclinazione, adesso basta, dobbiamo reagire compatti per riappropriarci della nostra serenità. Esprimo piena solidarietà a nome mio e di tutta la comunità civile a Don Giovanni Rigoli. Invito tutta la cittadinanza a partecipare al consiglio comunale aperto che si terrà Lunedì alle ore 17, presso la sala del consiglio comunale. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare!

Roy Biasi, sindaco della città di Taurianova

Sono profondamente colpito dalle notizie che arrivano, a proposito dell’incendio che ha distrutto l’auto di don Gianni Rigoli, danneggiando la canonica di Varapodio e mettendo in pericolo le persone che vi erano dentro. Se venisse confermata l’ipotesi di un rogo doloso, si tratterebbe di un gesto gravissimo che mi induce a rinnovare a don Gianni i sentimenti di solidarietà che già gli avevo espresso nei giorni scorsi, a nome anche della sua e nostra Taurianova. Sono vicino in questo momento a quanti, nella vicina Varapodio, hanno vissuto momenti di ansia e preoccupazione. Confido che le forze dell’ordine facciano piena luce sul fatto per assicurare alla giustizia chi attenta alla tranquillità di un sacerdote, e della sua comunità parrocchiale, in maniera così tracotante. Un abbraccio, don Gianni. Forza Don Giovanni siamo tutti con te.

Michele Tripodi, sindaco della città di Polistena

Ho appreso poco fa dell’incendio dell’autovettura di don Giovanni Rigoli, il parroco aggredito già una prima volta qualche settimana fa a Varapodio per non essersi piegato ai diktat della ndrangheta. È impensabile e sconcertante che un giovane sacerdote che fa rispettare le regole debba essere oggetto di una becera escalation criminale. A lui un sentito e caloroso incoraggiamento a non piegare la testa e a farsi forza per respingere ogni tentativo di sopraffazione mafiosa. Alle forze dell’ordine e alla magistratura una richiesta di intervento affinché venga ripristinata la legalità e con essa la serenità di una persona civilmente impegnata che svolge solo il suo lavoro. Non un passo indietro nella lotta alla ndrangheta.

Michele Conia e Marco Caruso, presidenti dell’Assemblea e del Comitato Associazione “Città degli Ulivi”

I Sindaci della “Città degli Ulivi” esprimono sconcerto e sdegno per l’ulteriore vile e inqualificabile episodio di cui è stato vittima Don Giovanni Rigoli, già aggredito pochi giorni fa nell’esercizio del suo ministero pastorale. Ferma ed incondizionata condanna per l’azione delittuosa che, ancora una volta, colpisce l’intera comunità diocesana, il Vescovo e il clero, la città di Varapodio, da sempre estranea a logiche criminali e contrarie alla tutela dei diritti individuali e collettivi. Anche per questo l’Associazione si stringe solidale al Sindaco Orlando Fazzolari e a Mons. Giuseppe Alberti per ribadire il totale ripudio verso ogni forma di violenza. A don Giovanni si rinnovano i sentimenti di vicinanza e l’invito a non recedere di fronte a questi atti intollerabili, unitamente all’incoraggiamento teso a rafforzare l’impegno pastorale, respingendo intimidazioni e tentativi di prevaricazione. Alla magistratura, alle forze dell’ordine e a tutti gli organi dello Stato si chiede adeguata attenzione e l’adozione di opportuni interventi per confermare, anche in questo territorio, il primato della legalità e per tutelare il sacrosanto diritto di quanti intendono esprimere il proprio impegno civile attraverso le azioni quotidiane a favore della comunità.

Valerio Romano, Segretario Generale Filcams Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria

Leggere che a Don Gianni Rigoli hanno bruciato l’auto, mi rattrista e mi scandalizza allo stesso momento. Don Gianni oltre ad essere un uomo di chiesa che crede in quello che fa è un ragazzo per bene, che ben conosce il valore della legalità e della libertà.A don Gianni, mio amico dai tempi dell’Università, alla sua famiglia ed a tutti i parrocchiani e cittadini perbene di Varapodio , esprimo la mia personale solidarietà e quella della Filcams Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria. La prepotenza, la forza e l’arroganza non possono piegare un intera’comunità. Mi auguro che le forze dell’ordine riescano al più presto a fare piena luce su quanto successo, consegnando alla giustizia i responsabili. Come Filcams Cgil saremo pronti a scendere in piazza al fianco della Chiesa e dei cittadini perbene di Varapodio, la società civile deve respingere con forza questo grave atto. Nessuno tocchi Don Gianni!

Nobile Arciconfraternita Ss. Rosario Polistena

Mai avremmo voluto apprendere una notizia così sconcertante, la ‘ndanghta alza il tiro contro la chiesa. Quanto accaduto è una gravissima offesa contro tutta la comunità di Varapodio. Il consiglio direttivo, il consiglio dei revisori dei conti e tutti i componenti della “Nobile Congrega Maria Ss. del Rosario Polistena” esprimono sincera vicinanza a Don Gianni Rigoli e a tutta la comunità di Varapodio, respingendo con forza quanto accaduto. A don Gianni chiediamo di andare avanti a testa alta nel suo indiscusso impegno pastorale.

Partito Democratico circolo di Polistena

Il vile atto intimidatorio accaduto poche ore fa nei confronti di Don Giovanni Rigoli, ci lascia sconcertati e soprattutto deve far riflettere tutti. La ‘ndrangheta purtroppo è presente, opprime i nostri territori e mette in ginocchio l’amata terra di Calabria. Il Circolo del PD di Polistena esprime la massima solidarietà e vicinanza a Don Giovanni Rigoli e a tutti i cittadini onesti di Varapodio. A Don Giovanni va il nostro invito a proseguire a testa alta il suo operato Pastorale, con la convinzione che non può e non deve essere lasciato solo. Alle istituzioni chiediamo un impegno tempestivo affinché venga ripristinata la legalità nella comunità di Varapodio e la tranquillità al Parroco cosicché possa continuare a svolgere il suo ruolo con serenità.

Antonio Marziale, sociologo, Presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori

Don Gianni Rigoli è un sacerdote, che io conosco da quando era piccolissimo, avendo la sua famiglia e la mia un grandissimo rapporto di amicizia. Conosco di don Gianni la bontà d’animo e sono sconcertato dal nuovo episodio di violenza di cui è vittima. Due settimane fa preso a botte e adesso gli hanno incendiato l’autovettura. Tutto ciò è inaudito, inaccettabile! Sono questi fatti a dare al mondo la percezione della Calabria come una terra senza via d’uscita. Sono sdegnato!

Società sportiva ASD Taurianova Academy

L’intera società dell’ASD Taurianova Academy è vicina a Don Gianni Rigoli e condanna fermamente quanto accaduto nella giornata di ieri.La violenza fisica e le intimidazioni non possono scalfire quanto di buono fatto da Don Gianni, apprezzato da tutti i suoi concittadini e dai suoi parrocchiani. Coraggio Don Gianni, siamo con te!

Centro Educativo Albatros

Il Centro Educativo Albatros, le maestre e le famiglie sostengono Don Giovanni Rigoli con amore e vicinanza. Si propone una fiaccolata silenziosa come segno di dissenso per questo atto così vile e inaccettabile!

Movimento adulti scout cattolici italiani Regione Calabria

Il Masci – movimento adulti scout cattolici italiani – regione Calabria, esprime la propria vicinanza al parroco di Varapodio per l’ ennesimo atto intimidatorio che colpisce tutta la comunità ecclesiale. Impegnati come adulti scout nel testimoniare i valori della legalità e cittadinanza attiva, ci sentiamo responsabili verso il nostro territorio e le nuove generazioni, e quindi saremo sempre vigili e presenti nel non lasciare soli chi, nella nostra terra, continua a resistere e seminare speranza piuttosto che violenza.

Associazione Cosimo Giuseppe Fazio

A nome mio personale e in qualità di Presidente dell’Associazione Cosimo Giuseppe Fazio, unitamente ai miei associati, esprimiamo massima solidarietà e vicinanza a Don Gianni Rigoli per il vile e vigliacco atto intimidatorio subito nei giorni scorsi. Azioni criminali di questo tipo, qualificano gli autori dello stesso come esempio lampante di assoluta VIGLIACCHERIA! Siamo con TE, caro Don Gianni!

Don Pino Demasi, parroco Duomo di Polistena e referente di Libera per la Pina di Gioia Tauro

Questi signori(?) è bene che sappiano che non hanno colpito don Giovanni, ma tutta la chiesa di Oppido Mamertina-Palmi. E tutta la chiesa di Oppido Mamertina-Palmi, guidata dal suo Vescovo Giuseppe Alberti, ed in tutte le sue componenti unita a lui, reagirà compatta(con buona pace di chi pensa il contrario) continuando ad annunciare, senza paura, il Vangelo di liberazione da ogni schiavitù compresa quella mafiosa ed educando le nuove generazioni ad una cultura alternativa a quella mafiosa. Nel contempo vorrei ricordare a chi arbitrariamente insinua il contrario che la vicinanza alle persone maggiormente a rischio, come in questo caso don Giovanni, è concreta e reale, frutto di discernimento comunitario alla luce del Vangelo ed in funzione del bene comune.

in aggiornamento…