L’ultima tappa della mostra dedicata alla fotografa Letizia Battaglia è allestita in un luogo di frontiera e resistenza, Reggio Calabria. Città del Mediterraneo, città di un Meridione che cade e si rialza ciclicamente. Ed è in questi cicli la sua resistenza.
Il fotogiornalismo di frontiera di Letizia Battaglia racconta un Sud senza pudori, rompe schemi e tabù. Nelle sue foto le figure cadono, rimangono in piedi con i loro sorrisi forzati
ma voluti, nonostante tutto, e attraversano i sentieri della morte, della vita, della bellezza.
Le testimonianze di questo fotogiornalismo di frontiera testimoniano come questi scatti siano un modo di reagire, non solo per raccontare con forza eventi altrimenti cancellabili, ma anche per frapporre una specie di filtro dietro il quale rifugiarsi, nascondendo la consapevolezza di sentirsi impotenti.
E Letizia Battaglia riesce a trasmettere, a condividere questa impotenza perché davanti alle sue immagini ci si sente perduti. Impotenti davanti all’orrore e davanti alla bellezza. Nelle sue foto io vedo un popolo di sangue e di morte, il Sud dionisiaco degli antri e dei miti, di donne bellissime spezzate, del Minotauro, il Sud vivo e vero cha da millenni danza, affamato ed ebbro, tra irriverenze ed incantesimi. Il Sud che è sole, ma tragico, che è festa, ma popolare. Aspro e inebriante. Contraddizioni queste che vivono nei Meridioni del
mondo, in tutti quei Sud del mondo che poi sono i Nord di qualche altro Sud in un avvicendarsi di vite che noi ripetiamo ed altri infinitamente ripeteranno.
Ma seppur mortale nessuno è qualcuno.
E nelle immagini di abissi e bellezza di Letizia Battaglia, donna di coraggio e di improvvise penombre, il nessuno che è in noi riesce a contemplare l’inconcepibile universo.
Angelina De Salvo
Fotografa e giornalista
In qualità di promotore della mostra Letizia Battaglia. Senza Fine a Reggio Calabria, sono onorata di presentare questo catalogo che celebra uno dei pilastri più significativi della fotografia contemporanea italiana.
Letizia Battaglia, con la sua macchina fotografica come unica arma, ha saputo raccontare, documentare e denunciare la crudele realtà della mafia siciliana, trasformando ogni scatto in una
testimonianza indelebile di coraggio e resistenza.
Le fotografie di Letizia Battaglia non sono semplici immagini: sono narrazioni potenti di un’epoca segnata dalla violenza, dalla paura e dalla sfida. Ogni scatto è un frammento di storia, un tassello di un puzzle complesso che rivela l’orrore e la devastazione causati dalla mafia.
Battaglia ha documentato con crudezza e sensibilità i momenti più tragici della cronaca nera siciliana: dagli omicidi efferati ai funerali di Stato, dai volti segnati dal dolore ai paesaggi urbani dilaniati.
Il lavoro di Letizia Battaglia è una dimostrazione di coraggio e di impegno civile.
La sua capacità di guardare in faccia la realtà senza distogliere lo sguardo, di catturare l’essenza della sofferenza umana e di
trasformarla in arte, ha reso le sue opere immortali. Le sue fotografie non solo denunciano, ma invitano anche alla riflessione, al confronto e alla presa di coscienza, alla reazione collettiva.
Questa mostra è un omaggio alla resilienza di Letizia Battaglia e alla sua instancabile lotta per la giustizia. Attraverso le sue fotografie possiamo intravedere non solo la brutalità della mafia e della violenza in genere, ma anche la forza e la dignità di chi ha scelto di combatterla.
Ogni immagine è un invito a non dimenticare, a continuare a lottare per un mondo migliore, a trovare nella bellezza della verità la forza per resistere.
Si è scelto di allestire questa mostra a Reggio Calabria in uno spazio pubblico senza barriere e senza frontiere, affacciato sullo stretto, rappresentando così la cultura come un ponte di legalità ed inclusività. La mostra si inserisce in un più ampio progetto di promozione del binomio Cultura e Legalità, che troverà il
suo culmine nell’evento PON Cultura e Sviluppo 2024, di prossima programmazione, che si terrà a Catanzaro.
Invito tutti i visitatori a immergersi nel percorso espositivo, a lasciarsi toccare dalle storie raccontate dalle
immagini di Letizia Battaglia, a rendere omaggio a una donna che con il suo lavoro ha saputo fare la differenza.
Che questa mostra possa ispirare nuove generazioni di fotografi, giornalisti e cittadini a perseguire la verità con lo stesso impegno e la stessa passione che hanno guidato Letizia Battaglia lungo
tutta la sua straordinaria carriera.
Maria Mallemace
Direttore Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Calabria