«Sto ricevendo in queste ore insistenti, e legittime, richieste dei medici di base di Rizziconi e della Piana di Gioia Tauro di farmi loro portavoce della urgente necessità di avere a sufficiente disposizione mascherina e guanti sanitari per potere operare quotidianamente in maniera protetta e a tutela dei pazienti e di se stessi».
Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale Marcello Anastasi di ‘Io resto in Calabria’.
Lo stesso sottolinea, inoltre, come e quanto «i medici di base ogni giorno si ritrovano a dovere operare, con gli stessi rischi dei colleghi che lavorano nelle strutture ospedaliere, mancando però degli strumenti protettivi essenziali. È necessario con la massima urgenza un provvedimento – sollecita Anastasi – per scongiurare, con ogni mezzo, che l’infezione da Coronavirus possa estendersi in maniera preoccupante anche nella nostra regione, così come sta già avvenendo nelle regioni del nord del Paese. E una delle condizioni per ottenere un buon risultato – evidenzia Marcello Anastasi – è quella di disporre dei presidi sanitari per garantire che i medici non si ammalino. L’impegno silenzioso dei medici di base, che non è esagerato definire eroico – prosegue Anastasi – sta rischiando però di rimanere escluso da quei provvedimenti indispensabili ed urgenti sul piano delle risorse sanitarie di cui loro non possono farne a meno. Eppure, proprio in queste ore di straordinaria difficoltà, la loro opera si sta dimostrando un efficace filtro di contenimento per evitare il sovraccarico dei pronto soccorsi degli ospedali reggini e calabresi. I medici di famiglia vanno, dunque, salvaguardati nel loro lavoro di visite domiciliari a migliaia di pazienti affetti da patologie varie, soprattutto a persone di terza età, oppure per i casi più disparati che nell’arco di una giornata potrebbero verificarsi».
Marcello Anastasi, sull’argomento, ha già inviato una immediata comunicazione scritta al direttore sanitario dell’Asp di Reggio Calabria, Antonio Bray, affinché predisponga quanto richiesto dai medici di base nei tempi imposti dall’attuale contesto di pandemia.