Gli interventi della rubrica “Altalenando” sono curati dall’Adic, associazione donne insegnanti calabresi.
Carissima A.D.I.C, voglio esprimerti i miei più affettuosi auguri per il tuo compleanno.
Sono i tuoi primi quarant’anni, sono tanti, ma anche pochi, per la gioventù che ti ritrovi,: lo spirito sempre pronto, attento, partecipativo, unificante, comunitario, e ancora: l’abito sempre moderno, in linea con le mode, ma anche profumato di foglie antiche sempreverdi e fermo e sicuro per la saggezza e la cultura che ti caratterizza.
C’è stata chi aveva previsto tutto questo e ora non c’è più, ma i semi piantati allora hanno fatto radici e l’albero è diventato grande e folto.
La donna A.D.I.C., come una genitrice costante, si riproduce ed è capace di legare passato e presente preparando il futuro.
Ha un sesto senso, una capacità di percepire odori, sensazioni, necessità, novità nell’aria della società, accoglie tutto, disamina tutto, valorizza, dà il suo contributo con la critica, non nasconde i problemi, ma anche costruisce, accorda, propone ed oggi è in grado di festeggiare questo anniversario aprendo il nuovo calendario dei suoi futuri quarant’anni.
La donna A.D.I.C è duttile, varia, sempre nuova e qualche volta unica nelle sue espressioni, fa scoprire i suoi talenti, rimasti silenziosi ed esplode nel corso del tempo con la ricchezza delle sue proposte.
È questa duttilità, intelligenza, sapienza, propria dell’essere donna a dare quel tocco in più ad un’associazione così coerente e longeva.
È vero, una proposta culturale si può accettare o meno, può trovare simpatizzanti o no, ma la donna A.D.I.C nella proposta dà un giudizio, lascia un segno nella storia della città, si fa conoscere e fa conoscere a molti tante realtà nelle diverse branche del sapere sotto le spoglie dei numerosi relatori delle tavole rotonde e degli incontri-dibattito.
Insegnare è un dono, e tante donne messe insieme hanno tanti doni ……insieme…si insegna meglio.
Così si spiegano i successi dell’A.D.I.C e le ricadute sociali delle sue attività.
C’è un motto che ben si adatta all’occasione: “ad maiora!” con l’augurio che, nel ringiovanirsi, dì volta in volta, l’A.D.I.C leghi la sua attività a qualcosa di stabile, abbia una sede fissa, i suoi libri, il suo salotto, i suoi servizi che possano dare una mano alla gioventù nella ricerca e nell’approfondimento del sapere.
Come, quando…è tutto nel futuro dell’A.D.I.C
Dì nuovo, tanti auguri, cara A.D.I.C
Liù Frascà