Si è parlato di cura ed amministrazione dell’ambiente e di salvaguardia del territorio ieri, a palazzo San Nicola, nel corso della prima conferenza programmatica voluta dal sindaco Giuseppe Ranuccio e dall’assessore Consuelo Nava.
L’incontro ha avuto lo scopo di informare i tecnici comunali interessati e la città sulle attività che l’amministrazione comunale ha in programma nel breve, medio e lungo periodo, e nasce dalla volontà del primo cittadino e della sua squadra di rendere la città partecipe dei processi decisionali da qui ai prossimi cinque anni. Seguiranno altre conferenze programmatiche sui temi della cultura, delle politiche sociali e welfare, del bilancio e delle opere pubbliche.
“L’ambiente è per noi un tema fondamentale – ha detto il sindaco introducendo i lavori e quando parlo di ambiente mi riferisco anche al decoro urbano ed all’arredo urbano; non a caso il primo intervento che ho autorizzato subito dopo la mia elezione, è stato quello di far ripulire alcune zone della città, anche con l’aiuto dei cittadini”.
Ranuccio ha quindi elencato i primi interventi a tutela della salute dell’ambiente e a favore del decoro urbano: disinfestazione, derattizzazione, imminente ristrutturazione bagni pubblici in villa e sotto il comune, interventi in programma a breve in un’area del quartiere Pille e sul piazzale dove sorgeva il Miami.
Il primo cittadino non poteva non toccare i due argomenti più caldi, quelli dei quali si è discusso negli ultimi tempi, ovvero il presunto inquinamento delle acque del nostro mare e la questione, delicata, dei rifiuti.
“Voglio rassicurare i cittadini palmesi, i turisti e tutti coloro che vengono al mare nelle spiagge di Palmi: il mare non è inquinato – ha detto Ranuccio – La campagna elettorale è finita, va bene interessarsi dei problemi della propria città, dare il proprio contributo, ma uscire a fine mese con un comunicato stampa per dire che il mare è inquinato, potrebbe procurare un allarme ingiustificato, perché un campionamento fatto in un solo giorno, non produce risultato veritieri. E’ chiaro che nelle acque del mare ci sia presenza batterica, per via di diverse situazioni spiacevoli, tra cui la rottura del tubo di condotta della Iam, a fine giugno, ma per avere la certezza che l’acqua si inquinata, servono più controlli in più punti e per un periodo di tempo prolungato”.
Il sindaco ha poi ricordato che in questi giorni sono iniziati i controlli sulla rete fognaria privata e sulla rete Iam.
Quindi ha toccato lo spinoso argomento rifiuti. “Ci occupiamo di rifiuti ogni giorno, dal primo giorno – ha detto – Siamo subentrati in una fase di transizione da una ditta all’altra, mal gestita e con una situazione non definita, nonché un capitolato d’appalto fatto male, con una società che ha serie difficoltà di mezzi e uomini. Sono tante le ipotesi che abbiamo valutato in questo primo mese – ha proseguito – ma non potevamo lasciare la città, ad agosto, senza una ditta che facesse la raccolta dei rifiuti, non potevamo quindi rescindere il contratto. Per ora ciò che possiamo fare è vigiliare sull’operato della ditta e chiedere alla città di differenziare”.
Già da settembre, però, qualcosa potrebbe cambiare perché se la ditta Locride Ambiente si dovesse mostrare inadempiente, l’amministrazione prenderà provvedimenti, valutando anche la possibilità di rescissione del contratto per inadempienza.
“Il costo per la differenziata a Palmi è molto basso, il Comune paga 1 milione e 200 mila euro l’anno che è una cifra irrisoria a fronte delle spese che una dittà ha per il servizio – ha detto ancora il sindaco – Cosa possiamo fare noi? Per migliorare il servizio serve una ditta più efficiente, ma serve anche che il costo del servizio si innalzi. Come? O facendo sì che la tassa sulla spazzatura la paghino tutti, o aumentando la tassa sui rifiuti, perché il servizio può essere pagato solo con la tassa sui rifiuti, e perché un appalto dai costi bassi, produce un servizio di scarsa qualità”.
E’ quindi toccato all’assessore all’ambiente Consuelo Nava.
“L’ambiente più di ogni altro settore amministrativo, è quello che ha più stretti riferimenti alle direttive europee, ai decreti ministeriali, alle leggi regionali – ha detto l’assessore all’ambiente – Ci siamo sin da subito attivati affinché venisse messa in pratica uno dei principi previsti anche dalla nostra Costituzione, che è la partecipazione, l’amministrazione condivisa dei beni pubblici, che non significa delegare ai cittadini quelle che sono le responsabilità dell’amministrazione, bensì rendere i cittadini partecipi della gestione del bene comune, individuando quelli che sono i beni comuni gestibili”.
Sul tema delle acque del mare, l’assessore Nava ha aggiunti: “Il decreto ministeriale 30 marzo 2010 recepisce una direttiva europea che prevde che gli enti pubblici svolganodue attività: il monitoraggio e la previsione. E’ solo il monitoraggio però che può far scattare la non balneabilità delle acque, e non le attività di previsione tra le quali rientrano anche o controlli sugli scarichi. Quindi – ha aggiutno – anche qualora riscontrassimo che tutti gli scarichi sono fuori legge, potremmo solo segnalarlo all’Arpa che emetterà un divieto temporaneo di balneazione, che comunque non viene preso come indice di non balneabilità perché ad indicare la non balneabilità delle acque è il risultato del monitoraggio con prelievi in più punti, per più volte al mese e in almeno 4 anni di seguito, ed è solo l’Arpa a dire se le acque sono balneabili, e ce lo dice oggi per un altro anno”.
L’assessore ha quindi informato che l’amministrazione ha dato avvio ad una serie di controlli che verranno portati avanti tramite il laboratorio dell’Arpa, di concerto con i Comuni limitrofi, ed indicato una serie di interventi in cantiere per rendere efficienti i tombini e le pompe di sollevamento delle acque, sollecitando i cittadini alla manutenzione ordinaria.
Ha quindi ribadito quanto detto da Ranuccio sulla gestione dei rifiuti e sottolineato come l’ambiente non sia “un argomento da spot elettorale”. “Quello che stiamo facendo oggi per l’ambiente, coinvolgendo i più giovani – ha detto Nava – ha delle ricadute che vedremo tra almeno 15 anni e non nell’immediato, perché i tempi di ricaduta delle azioni su un territorio non sono quelli attuali”.
L’assessore ha quindi informato che chiunque voglia segnalare un guasto o un disservizio, lo può fare attraverso una apposita scheda che si trova allo sportello del cittadino.
La discussione si è poi spostata sull’attività di bonifica delle antenne sul Monte Sant’Elia, che destano particolare preoccupazione alla luce dei risultati di una serie di controlli avviati nel 2013 dall’ArpaCal.
“Dico subito che la presenza di antenne tv è diminuita grazie al passaggio al digitale – ha detto Nava – ma persiste la presenza di antenne radio e di antenne della Procura e di altri uffici ed istituzioni pubblici. Ci sono 18 antenne sul serbatoio dell’acqua e queste rappresentano un problema per la sicurezza, poi ci sono altre antenne sparse; sta terminando uno studio tecnico sulla presenza di antenne sul Sant’Elia ed appena avremo in mano i dati, avvieremo un piano di delocalizzazione delle antenne che si trovano sul deposito, dando avvio ad una richiesta fatta in passato dall’Arpacal all’amministrazione”.
Il piano di bonifica sarà portato avanti con la collaborazione della Regione Calabria e permetterà di intervenire in diversi punti, riqualificando l’intera area.