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Accorpamento Autorità portuale: per la Cgil è una “opportunità”

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lo avevamo detto sette mesi fa e lo ripetiamo adesso: l’accorpamento dell’Autorità portuale di Messina con quella di Gioia Tauro non è una penalizzazione ma può rappresentare una vera e propria opportunità.

Infatti, oltre alla diversa vocazione dei porti che non contrasta con il ruolo e la funzione di Gioia che invece sta subendo una flessione di attività per altri e noti motivi, l’unica Autorità portuale può determinare una nuova politica dei trasporti nell’area dello Stretto facendola diventare centrale non solo nel Mezzogiorno ma anche nel Mediterraneo.

Fino ad adesso, con l’eccezione dello sforzo comune dei sindaci di Reggio e Messina, le due amministrazioni provinciali di Reggio e Messina hanno ciclicamente fatto solo protocolli di intesa declamando le opportunità da cogliere in un processo di integrazione dell’area. Oggi con l’Autorità portuale dello Stretto si sancisce un primo atto concreto per la realizzazione dell’Area dello Stretto.

In Calabria ci sono punti di vista e opinioni diverse circa la convenienza dell’unica Autorità portuale, che noi ovviamente rispettiamo. Si può essere d’accordo o meno, ma chi lavora all’integrazione dell’Area dello Stretto difficilmente troverà giustificazioni per contestare uno strumento che integra, unisce e valorizza il territorio.

Allo stesso modo di come, giustamente, si insiste nel rafforzare la quantità e la velocità nel raggiungere l’aeroporto reggino da parte dell’utenza messinese, come uno degli elementi per dare un futuro al Tito Minniti. Nel corso di questi anni, sempre più spesso abbiamo sottolineato l’idea di Gioia Tauro come di un’isola, marginalizzata addirittura nel contesto dello stesso Mezzogiorno, una infrastruttura privata del suo territorio.

La città metropolitana deve necessariamente valorizzare un patrimonio inestimabile, allo stesso modo di come lo deve fare tutto il territorio dell’Area dello Stretto. Nessuna rinchiusura, dunque, né particolarismi o discussioni campaniliste, al contrario, invece, è necessario avviare un confronto anche con il Governo nazionale sul porto di Gioia per politiche che rafforzino il trashpment, che guardino a Gioia in modo particolare per la logistica e che favoriscano la nascita di nuove imprese nell’area industriale.

Con questo spirito e per queste ragioni proponiamo che la sede dell’Autorità portuale rimanga a Gioia Tauro.

Segreteria CGIL Calabria
Segreteria CGIL Piana Gioia Tauro

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