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Abusivismo, denunce e sequestri della Forestale a Oppido

OPPIDO MAMERTINA – Il personale del Comando Stazione del Corpo Forestale di Oppido Mamertino, nel comprensorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, ha eseguito   un’importante operazione  volta alla difesa dell’Ambiente.

In particolare l’attività ha condotto alla denuncia dell’amministratore unico della Società Cooperativa “ Monte Zervò” e al  sequestro di una vasca per la raccolta delle acque a fine irriguo avente dimensioni pari a metri 22×27 ed una profondità di metri 6 completamente recintata con paletti di legno e rete metallica, di due  piste carrabili limitrofe alla vasca e ricadenti all’interno del bosco di faggio  e di due vaste aree adiacenti , per complessivi 3000 metri quadrati , interessate dal deposito di un grande quantitativo di materiale inerte ( terre e rocce da scavo) frutto dei lavori di scavo per la realizzazione della sopra menzionata vasca.

Le indagini sono partite dalla verifica dell’andamento dei lavori relativi al ripristino del canale d’irrigazione e pulizia invasi dell’acqua, per conto del Comune di Oppido Mamertina, da parte della Società Cooperativa “Monte Zervò”  che ha invece realizzato una vasca per la raccolta delle acque a fine irriguo , due piste carrabili di terra battuta realizzate con materiale da riporto   e due siti ,  in cui è stato depositato in modo incontrollato il materiale inerte proveniente dai lavori di scavo della vasca.

Da accertamenti effettuati presso gli uffici preposti al rilascio delle relative autorizzazioni e/o nulla osta – Comune di Oppido Mamertina , Regione Calabria Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione ed Ente Parco dell’Aspromonte  – si  è verificato che gli enti  non avevano rilasciato alcun tipo di autorizzazione e che  pertanto le opere realizzate risultavano essere totalmente abusive per violazione delle norme che regolano lo smaltimento dei rifiuti comprese le rocce da scavo,  delle norme urbanistico- edilizie,  delle norme relative al deturpamento  delle bellezze naturali e  della normativa sulle aree Naturali Protette in quanto le opere realizzate abusivamente ricadono all’interno del perimetro del Parco Nazionale dell’Aspromonte istituito con D.P.R.del 14 gennaio 1994.

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