Riceviamo e pubblichiamo:
Venerdì 4 ottobre, una folta schiera di rappresentanti delle Istituzioni e del mondo scolastico della Comunità spagnola di Valencia è giunta in visita a Palmi.
L’iniziativa è sorta nell’ambito del progetto comunitario Caes 2.0 Comeius Regio, cofinanziato dall’Unione Europea, che ha l’obiettivo di confrontare esperienze diverse per acquisire competenze nel settore delle ICT, dell’imprenditorialità e delle lingue straniere. Si tratta, di fatto, di uno strumento utile per creare forme di ricerca attiva di lavoro, soprattutto pensando alle nuove sfide poste dall’emergere del Web 2.0.
I partner del progetto, a cui il Comune di Palmi si avvicina solo oggi grazie all’interesse dell’Assessore alle Politiche Comunitarie ed alle Politiche del Lavoro Giuseppe Saletta, sono l’Ajuntamiento de Algemesi, municipio della comunità valenciana, l’IES Sant Vincent Ferrer, l’IES Bernat Guinovart, l’Agrupacion empresarial de Algemesi, l’Associaciò Empresarial l’Alqueria Projectes Educatius de Valencia, la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Reggio Calabria e l’Associazione culturale Epoca.
L’Assessore Saletta ha accolto gli ospiti spagnoli insieme ai Consiglieri Comunali Gabriele Parisi e Antonio Papalia, attraverso un tour della Città, passando dall’area museale della Casa della Cultura Leonida Repaci al centro storico, dal Monte S. Elia, alle località Motta e Marinella.
“L’incontro di oggi con la comunità valenciana – ha detto Saletta – rappresenta un primo passo verso la creazione di una vera e propria comunità di apprendimento tra due realtà europee. Si tratta evidentemente di una opportunità che, grazie all’opera meritoria della Provincia di Reggio Calabria guidata da Giuseppe Raffa, dal Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi e della dottoressa Anna Maria Franco, pone le basi per proficui scambi culturali, sociali, turistici ed economici. Abbiamo ritenuto di attirare su Palmi le attenzioni di alcuni rappresentanti delle istituzioni amministrative e scolastiche di Algemesi e di Valencia perché la nostra Città deve guardare oltre i propri confini ed integrarsi con le altre realtà europee. L’UE, troppo spesso considerata una istituzione distante dalle esigenze dei micro-territori, dovrà essere al centro dell’agenda politica cittadina, mediante una duplice azione che sappia intercettare non solo i fondi strutturali, ma anche e soprattutto le possibilità di crescita culturale”.
L’Ufficio Rapporti con la Stampa