A Giffone il successo della sagra del fungo è scaturito dalla fusione tra la volontà di degustare la bontà di un prodotto identitario per il territorio col il supporto di un convegno tematico per spiegare i risvolti scientifici e culturali di un prodotto unico che potrebbe rivelarsi persino volano di sviluppo economico se debitamente sostenuto. Su impulso dell’l’Associazione culturale e micologica giffonese, diretta da Marcella Palermo, in stretta collaborazione con l‘Amministrazione comunale un apposito simposio ha voluto offrire uno spunto di riflessione qualificato su questa tematica e sull’importanza dei borghi nel solco dello sviluppo sostenibile. La sagra è stata, dunque, il felice connubio tra sapori e saperi dal quale partire per confrontarsi con i tanti esperti giunti in città supportati dalla grande partecipazione di scuole e visitatori nella due giorni appositamente dedicata in vita del trentennale dell’Associazione che ricorrerà l’anno venturo. Diversi i relatori che si cono succeduti nel corso di un partecipato dibattito che ha registrato gli interventi oltre che di Marcella Palermo e del sindaco Antonio Albanese, tra gli altri, anche quelli di Giacomo Falcone e Gaetano Magnano di San Lio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, del geologo Giuseppe Mandaglio e Alessandra Campisi, responsabile dell’Ufficio tecnico dell’ente, moderati da Franco Mileto, presidente dell’Accademia tecnologica ITS Pegasus di Polistena . Nel corso della manifestazione sono stati premiati giovani studenti delle scuole di Giffone, della scuola primaria “Custodia” di Polistena e dell’istituto Comprensivo “Scopelliti-Green” di Rosarno. A margine, stand ricchi di prodotti locali e momenti ludico-musicali hanno fatto da cornice all’apprezzatissima manifestazione sulla cui storicizzazione punta molto la stessa Associazione culturale e micologica giffonese che, per bocca della presidente, ha infine spiegato di aver vissuto “una giornata all’insegna della spensieratezza in un borgo ancora legato alle antiche radici contadine e alle tradizioni che vuole essere il simbolo di tutti i nostri piccoli borghi calabresi” con l’auspicio per il futuro di Giffone “di tornare ad essere il borgo dei funghi”.