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A 30 anni dal diploma la V A dell’Istituto “Einaudi” di Palmi si ritrova per festeggiare

Stessa storia, stesso posto, stesso bar… il luogo che per cinque anni ha accompagnato i momenti felici degli studenti della 5 A dell’Istituto “Einaudi” di Palmi che, a 30 anni dall’esame di maturità, si sono riuniti per ritrovarsi  e rivivere con lo stesso entusiasmo di allora  i momenti del passato condivisi insieme.

Una classe molto unita che già dal 2014 aveva creato un gruppo su Whatsapp chiamato “Compagni di Scuola”.

Tuttavia molti, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere perito commerciale nel 1993, si sono persi di vista: alcuni sono rimasti in Calabria, altri si sono trasferiti al Nord e qualcuno addirittura vive negli Stati Uniti.

Un messaggio di invito ha riacceso l’unione mai spenta di quella classe con alunni provenienti da un po’ tutta la Piana (Rizziconi, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Melicuccà, Rosarno, Bagnara Calabra e Gioia Tauro) e che è riuscita a riunire ben 18 dei 26 studenti che la componevano.

«Sono trascorsi 30 anni dalla nostra maturità e il nostro legame esiste al di là di qualsiasi cosa. Non è necessario che ci si senta ogni giorno», questo il testo inoltrato agli ex maturandi del ’93.

E così Arena Giovanna, Bellantoni Antonino, Cannatà Domenico, Ceravolo Marina, Ciccarelli Letizia, Ciccone Domenico, Cogliandro Simona, Duardo Teresa, Fedele Giuseppina, Genovese Loredana, Inzitari Antonio, Pirrotta Domenico, Santoro Mariangela, Sergio Nicola, Surace Domenica, Surace Loredana, Velardo Vincenzo e Zagarella Elena si sono ritrovati nello stesso ristorante della Tonnara di Palmi che in gioventù è stato meta delle loro feste di fine anno.

Al locale i 18 ex alunni si sono lasciati andare ai racconti sulle loro vite, alle risate; il tempo è trascorso tra un brindisi e l’altro sfogliando gli album delle fotografie, facendo riaffiorare il ricordo di amori nati tra i banchi, di scintille mai spente, di tensioni alle interrogazioni, gite scolastiche, gli anni spensierati della giovinezza e un pensiero affettuoso ai professori di Ragioneria scomparsi.   

«Un grazie infinite per la splendida serata – ha commentato una delle partecipanti alla cena – 30 anni sono tanti, ma rivederci è stata un’immensa gioia, sembra ieri, il tempo è volato ma i ricordi rimangono racchiusi».

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