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Approvata legge regionale per il sostegno al cargiver familiare, Mattiani: «Una legge storica»

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Non nasconde la propria soddisfazione il Consigliere Regionale Giuseppe Mattiani per l’approvazione in Consiglio Regionale della sua proposta di legge che non ha esitato a definire di portata storica, recante  “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”. 

«Una legge che definisco storica, con la quale la Regione Calabria, peraltro, tra le prime in Italia, è riuscita a colmare un  vuoto normativo nell’ambito delle politiche del welfare e di promozione del principio di solidarietà familiare. L’obiettivo era quello di riconoscere e valorizzare la figura del Caregiver Familiare quale attore della rete dei servizi di assistenza alla persona, di sostenerne l’attività di cura non professionale prestata nei confronti di persone che necessitano di assistenza a lungo termine nel contesto di relazioni affettive e familiari e di riconoscerne il valore sociale ed economico connesso ai rilevanti  vantaggi per l’intera collettività. Ce l’abbiamo fatta».

Un iter legislativo che prima di giungere in Consiglio Regionale, ha superato il vaglio della Commissione Sanità e della Commissione Bilancio: 

«Si è trattato di un iter caratterizzato da un intenso lavoro, che mi ha enormemente e moralmente gratificato – spiega Mattiani -. In questi mesi ho interloquito con le associazioni attive sul tema e con quelle di categoria, con le famiglie, con chi quotidianamente assiste  un proprio familiare in difficoltà con grande amore e affetto. Incontri che mi hanno segnato nel profondo del cuore e nel corso  dei quali ho ascoltato, ho recepito, ho compreso, ho capito e, non vi nascondo, che mi sono anche commosso di fronte a delle  toccanti storie di amore e di vita familiare. Grande è stato il lavoro svolto in Commissione Sanità e in Commissione Bilancio. Per questo ringrazio tutti i Colleghi membri e i Presidenti Straface e Montuoro. Quest’ultimo, in particolare, per aver  condiviso con me la proposta di legge e per il fondamentale apporto. Inoltre, non posso non ringraziare il Consiglio Regionale  per aver approvato la proposta di legge e per averne compreso la rilevanza».

Nella nostra società il ruolo dei caregiver familiari è divenuto indispensabile: «Come ho avuto già modo di ricordare, si tratta di autentici angeli custodi che si prendono cura, danno assistenza e supporto ad un loro familiare gravemente malato o disabile, facendosi carico di sofferenze e fragilità con grande amore e dedizione. Con la legge regionale in rassegna, finalmente questi viene riconosciuto quale protagonista della rete dei servizi di assistenza  alla persona, svolta attraverso l’attività di cura non professionale prestata nei confronti di persone che necessitano di assistenza a lungo termine a causa di malattia, infermità o disabilità gravi, svolta nel contesto di relazioni affettive e familiari.  

Un componente informale della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari e, nello specifico, la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero di un familiare entro  il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado  di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata. Al caregiver familiare, quindi, viene finalmente riconosciuto quel ruolo di risorsa dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari e opera, in relazione alla situazione di bisogno della persona assistita, nell’ambito del Piano assistenziale individualizzato (PAI), assistendo il parente nella cura in ambiente domestico, nelle relazioni di comunità, contribuendo al suo benessere  psico-fisico, aiutandolo nella mobilità e nell’espletamento delle pratiche amministrative».

«Di fronte al ruolo che già i cargiver familiari ricoprono nella nostra società e nelle nostre famiglie – conclude il Consigliere – la Regione  Calabria non poteva non procedere con il riconoscimento legislativo, facendo così sentire concretamente supporto e vicinanza a tutte quelle famiglie che quotidianamente affrontano grandi difficoltà e gravi sofferenze, attraverso l’approvazione di una norma moderna, giusta, equa ed indispensabile».

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