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Rizziconi: Cronaca minuto per minuto dell’allenamento della Nazionale

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14.37: Con un eurogol in rovesciata di Marchisio, la squadra arancione si aggiudica il torneo.

14.23: I gialli si classificano al terzo posto battendo 4 a 2 i rosa.

14.20: Mentre si gioca la finale per il terzo posto, alcuni giocatori firmano autografi ai lati del campo.

14.12: La seconda partita termina sul e a 0 per gli arancioni con le reti di Balotelli e Criscito (2).

14.00: Scendono in campo arancioni e giali. Queste le formazioni:
Gialli (Sirigu, Montolivo, Matri, Aquilani e Abate) Arancioni (De Sanctis, Pirlo, Criscito, Marchisio e Balotelli).

13.59: Ai rigori vince la squadra bianca: Sirigu para il rigore a Ogbonna.

13.57: La prima partita termina sul punteggio di 3 a 3 con le reti di De Rossi, Osvaldo (2), Ogbonna e Pepe (2).

13.50: Il primo gol è di De Rossi, il secondo di Osvado

13.49: La prima partita la giocano i rosa contro i bianchi. La squadra rosa é formata da Buffon, Maggio, Ogbonna, Pazzini e Pepe, quella bianca da Sirigu De Rossi Balzaretti Nocerino e Osvaldo.

13.45: I giocatori si divideranno in quattro squadre e disputeranno un mini torneo.
13:43: Ovazione del pubblico per tutti i giocatori, il cui nome è stato scandito dal giornalista Rai Marco Mazocchi.
13.40: inizia l’allenamento degli Azzurri!

13.38: tutti in piedi per l’Inno nazionale

13.34: il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico regala al presidente Luigi Abete il pallone ufficiale della giornata di oggi.

13.32: prende la parola Luigi Abete: «siamo orgogliosi di essere qui oggi, grazie a tutti. La presenza di Gattuso sta ad indicare la sua voglia di vincere insieme questa battaglia».

13.30: i familiari delle vittime di mafia abbracciano i giocatori.

13.22: prende la parola Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. «È la terza volta che inauguriamo questo campo, perchè è stato più volte distrutti. Il cambiamento deve partire da noi. E voi giocatori date un grande segno: il segno del potere contro il potere dei segni della mafia. Le mafie non sono solo in Calabria ma sono in tutta Italia. Il potere delle mafie attraversa tutta l’Italia ma la lotta alla mafia la si fa nei propri territori ma si fa soprattutto a Roma, in Parlamento,con le leggi giuste. Dobbiamo rendere gratitudine alla magistratura, al lavoro delle forze dell’ordine. Ma la mafia non si sconfigge se non con le politiche a favore del lavoro. Lo sport può dare un esempio: con i vostri comportamenti sani ed etici date un grande esempio a questi ragazzi che vi ammirano. La lotta alla mafia non ha colori ed etichette: la Nazionale di calcio oggi entra a far parte di Libera. Voi sapete che qui vicino c sono squadre controllate dalla mai. Insieme dobbiamo mettere in fuori gioco le mafie. Ed è con la cultura che si sconfigge la mafia. Questa mattin sono stato alla tomba di Ciccio Inzitari a portare a nome vostro un fiore. In questa terra è anche morto un ragazzo su un campo di calcio. Diamo insieme un calcio alla mafia».

13.13: Il giornalista diRai Sport Mazzocchi introduce l’evento. A turno prendono la parola il commissario del comune di Rizziconi Fabrizio Gallo ed il vescovo della Dioce si Palmi, Luciano Bux, il Questore di Reggio Calabria Carmelo Casabona, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, il vice prefetto di Reggio Maria Grazia Laganà, il prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta, il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti.

13.00: entrano in campo i giocatori. È un tripudio.

12.52: entrano in campo le autorità politiche della Regione insieme a don Ciotti, don Pino DeMasi,il presidente FIGC Abete ed i familiari delle vittime della ‘ndrangheta.

12.52: arrivano il presidente del consiglio regionale Talarico; il procuratore capo della Procura della Repubblica di Palmi GiuseppeCreazzo; il senatore Luigi De Sena; il presidente della Provincia Giuseppe Raffa; il Vesvovo della Diocesi di Oppido Palmi Luciano Bux.

12.48: i giocatori della Nazionale sono negli spogliatoi per cambiarsi prima di scendere in campo perla cerimonia e l’allenamento.

12.35: il pullman con a bordo la Nazionale fa il suo ingresso nel campo di calcetto. Ad accoglierlo i cori festosi dei bambini e le note diWe are the Champions.

12.20: arriva il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Saluta i ragazzi delle associazioni sportivi e si intrattiene diversi minuti con la stampa.

12.15: Francesco Forgione, ex presidente della commissione parlamentare antimafia:«Speriamo di non dover inaugurare di nuovo questo campo, questo è una grande messaggio di solidarietà che parte da Rizziconi: libertà per le nuove generazioni. Basti pensare che nella Piana diverse sono le squadre controllate dalle ‘ndrine. Quello che chiediamo è una maggiore trasparenza della politica, visti anche i diversi scioglimenti per mafia del Comune di Rizziconi. Speriamo che questo sia un punto di partenza e non di arrivo».

12.15: La FIGC annuncia che i giocatori arriveranno con 30 minuti di ritardo.

12: Don Ciotti, responsabile nazionale di Libera, dichiara:«La manifestazione di oggi è uno pendio segnale in un paese in cui si parla molto e si costruisce poco».

11.10: La tribuna del campetto inizia a riempirsi.

10.40: La gente in piazza si lamenta di ciò che è stato scritto sui giornali in questi giorni. «Su quel campo i ragazzi hanno sempre giocato – dicono – siamo contenti dell’arrivo della Nazionale, sarebbe stato bello far partecipare i rizziconesi e non solo i giornalisti».
10.30: I ragazzi della giovanile Rizziconese sono davanti al municipio, in attesa di prendere la navetta che li porterà al campo.

10.00 Questo il programma della giornata: Alle 12 e 30 la Nazionale dovrebbe arrivare al campo di Rizziconi. Un’ora dopo dovrebbe iniziare l’allenamento. I giocatori resteranno in campo fino alle 15. La visita degli azzurri a Rizziconi terminerà dopo la conferenza stampa del ct Cesare Prandelli.

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