HomeCronacaA GOEL Bio la curatela delle terre di Maria Chindamo

A GOEL Bio la curatela delle terre di Maria Chindamo

Pubblicato il

GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud annunciano che GOEL Bio, con apposito provvedimento del Tribunale di Palmi, è stato nominato “curatore della scomparsa Maria Chindamo” con riferimento alla sua azienda agricola. 

L’azienda di Maria, unitamente a quella di suo fratello Vincenzo, era già divenuta socia di GOEL Bio alla fine del 2021. Questo rappresenta però un passo in avanti ancora più importante, in quanto la Camera di Consiglio della Sezione Civile del Tribunale di Palmi, su istanza dei figli di Maria e del fratello Vincenzo, ha deciso di nominare curatore proprio GOEL Bio, la cooperativa agricola e impresa sociale espressione di GOEL – Gruppo Cooperativo e di Comunità Progetto Sud. 

Se la ‘ndrangheta voleva controllare le terre di Maria questo evento ribadisce ancora una volta il miserabile fallimento di questo presunto intento. GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud sono schierati senza mezzi termini al fianco di Vincenzo e dei figli di Maria, nell’intento di trasformare l’atto infame e disonorato della ‘ndrangheta in una potente testimonianza di libertà rivolta a tutti i Calabresi. 

A tal proposito, Vincenzo Chindamo dichiara: «Siamo soddisfatti per l’affidamento dell’azienda di Maria a GOEL Bio. Vediamo nella proposta di GOEL – Gruppo Cooperativo e di Comunità Progetto Sud un’anima imprenditoriale, antimafia, etica, giusta ed efficace. Apprezziamo il dono della gratuità della curatela nella ripartenza della nuova gestione, segno di affetto e vicinanza ai figli di Maria»

In rappresentanza di GOEL – Gruppo Cooperativo e di Comunità Progetto Sud, don Giacomo Panizza e Vincenzo Linarello parteciperanno il prossimo 6 maggio al tradizionale sit-in in memoria di Maria dal titolo “Dalle terre di Maria i colori della rinascita”. Il sit in, come ogni anno, lo stesso giorno della scomparsa, rinnova un impegno e un appuntamento davanti all’azienda dove Maria è scomparsa, in contrada Montalto, a Limbadi.  

Anche quest’anno è prevista la partecipazione di scuole, di associazioni, di istituzioni e di singole cittadine e cittadini che hanno scelto di condividere la richiesta di verità e di giustizia della famiglia. 

L’iniziativa è promossa da: Agape, Comitato “Controlliamo Noi Le Terre Di Maria”, Libera, Penelope Italia Odv, GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud promotori, insieme, di GOEL Bio. 

Ultimi Articoli

Migranti, sbarco a Roccella Ionica. 71 persone soccorse in mare

Si tratta di cittadini di nazionalità irachena, iraniana ed egiziana. Tra di loro 52 uomini, 12 donne e 7 minori tra cui un bambino con meno di un anno

Alla Tonnara di Palmi la schiusa delle tartarughe: sono nati 59 esemplari di Caretta Caretta

Alcune persone, ieri sera, hanno notato dei movimenti in spiaggia; avvisati carabinieri e capitaneria di Porto

Estate a Casa Berto: l’eredità culturale dello scrittore rivive a Capo Vaticano

Dal Premio 2024 alla attesissima riedizione de "La Fantarca”: il programma delle ultime due giornate.

Il questore di Reggio Calabria accoglie tre neo commissarie della Polizia di Stato

Micaela Ruberto assumerà l'incarico di funzionario addetto del Commissariato di Gioia Tauro, Rita Pizzonia incaricata all'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e Carolina Motta è stata assegnata a Cittanova

Migranti, sbarco a Roccella Ionica. 71 persone soccorse in mare

Si tratta di cittadini di nazionalità irachena, iraniana ed egiziana. Tra di loro 52 uomini, 12 donne e 7 minori tra cui un bambino con meno di un anno

Il questore di Reggio Calabria accoglie tre neo commissarie della Polizia di Stato

Micaela Ruberto assumerà l'incarico di funzionario addetto del Commissariato di Gioia Tauro, Rita Pizzonia incaricata all'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e Carolina Motta è stata assegnata a Cittanova

Era stata colpita da interdittiva antimafia che ne aveva bloccato le attività: il TAR accoglie la richiesta di sospensiva per la “Nic. Edil”

Il Tribunale reggino ha ritenuto fondate le argomentazioni presentate dal legale difensore, avvocato Vincenzo Melara